Gilles, l'opera più nota di Pierre Drieu La Rochelle, è stato definito come romanzo-romanzo, ma anche romanzo-saggio.
Di certo "Gilles" è la narrazione in terza persona della vita di un intellettuale francese, come il suo autore, tra le due guerre, preso nel gioco spietato delle idee e delle passioni estreme entro cui si attorciglia la sua ricerca di un senso ultimo.
Autobiografico romanzo della decadenza, raffinato e cinico, è la storia di un giovane che piace alle donne e ama la guerra. Di ritorno a Parigi dopo le trincee della prima guerra mondiale, egli si scontra con la morale del mondo borghese, che cerca di superare dall'interno, fino a comprendere che l'unica via d'uscita, pur nella consapevolezza della sconfitta, è la distruzione di quel mondo.
Gilles autobiografico romanzo della decadenza.
Fedele alla propria figura di scrittore moralista lucido e ostinato, Drieu La Rochelle, tagliente e contradditorio, antidemocratico e suicidario, "agente doppio" romantico e reazionario, in quello che è il suo romanzo maggiore non risparmia se stesso più della propria epoca. Così "Gilles", come il suo autore, per alcuni sarà uno specchio nitidissimo, per altri deformante, mentre qualcun altro ancora, dopo averlo infranto, si taglierà con i suoi pezzi.
Pierre Drieu La Rochelle, un uomo alla fine di un mondo.
Pierre Drieu La Rochelle nato a Parigi il 3 gennaio 1893 e morto suicida, sempre a Parigi, il 15 marzo 1945 è stato uno scrittore francese, la cui opera narrativa, ispirata alla proposta di un acceso e grezzo vitalismo, non lontana dall’ispirazione di un Malraux, è di indubbio pregio.
Nel 2012 entra nella "Bibliothèque de la Pléiade", una delle collane più prestigiose del mondo, con la raccolta di Récits, Romans et Nouvelles.
Pierre Drieu La Rochelle un Intellettuale Francese tra due Guerre.
Fra le sue opere ricordiamo: L’uomo coperto di donne (L’homme couvert de femmes, 1926); Fuoco fatuo (Le feu follet, 1931), La commedia di Charleroi (La comédie de Charleroi, 1934), Gilles (1939), L’uomo a cavallo (L’homme à cheval, 1943).
Notevole anche uno scritto autobiografico, Memorie di Dirk Raspe (Mémoires de Dirk Raspe, postumo, 1966).
Combattente durante la prima guerra mondiale, più volte ferito, fece parte di quella schiera di intellettuali sconvolti dall’eccidio bellico e tuttavia attratti dal fascino dell’azione.
Formatosi su autori come Claudel e Barrès, lasciò in alcuni saggi come: Misura della Francia, Mesure de la France, 1922; Il giovane europeo, Le jeune européen, 1927; Ginevra o Mosca, Genève ou Moscou, 1928.
Opere che sono traccia di una tormentata ideologia, ispirata a un acceso nazionalismo e alla riproposta, densa di ragioni polemiche, dei valori umanistici compromessi dal più recente corso della storia.
Pierre Drieu La Rochelle finì con l’approdare a posizioni estreme, con l’aderire al partito di Doriot e col farsi, durante la seconda guerra mondiale, paladino della collaborazione con l’occupante.
Diresse dal 1940 la «Nouvelle Revue Française», dando la propria impronta politica anche alla gloriosa rivista.
Con la liberazione, la sua scelta gli valse l’arresto e, il 15 marzo 1945, con coerenza estrema, Pierre Drieu La Rochelle si suicidò, nella propria cucina, staccando il tubo del gas ed ingerendo una dose letale di fenobarbital.