Quando nel 1901 Gauguin sceglie di trasferirsi ad Atuona, nelle isole Marchesi, non pensa certo di morire laggiù.
Da molti anni la sua irrequietudine lo spinge sempre oltre nella ricerca di una società primitiva, di una terra non contaminata. “Voglio tornare alle origini selvagge dell’arte”, scrive. Ma poi la vita dissoluta, gli abusi di alcol e droghe, e infine la sifilide lo condannano a una fine miserevole, solo e pressoché dimenticato dagli amici parigini.
Il pretesto narrativo per questo romanzo è una giornata nella vita di Paul Gauguin nel 1903, poche settimane prima di morire nella sua “Casa del piacere” che dà il titolo al libro.
Agnès Rotschi Racconta una Giornata di Gauguin.
Come si viveva agli inizi del Novecento su un’isola del Pacifico, lontana dalla civiltà occidentale? È con l’attenzione dell’antropologa e la sensibilità derivata dalle proprie origini che Agnès Rotschi – tahitiana per parte di madre – racconta l’avventura umana di Gauguin: senza pudori, senza celare le contraddizioni del suo odio e amore per l’isola e per la Francia che l’ha colonizzata.
La vita di Gauguin si svolge tra continui conflitti con i coloni francesi che amministrano quei territori con indicibile prepotenza, la curiosità per i costumi degli indigeni, e un’irrefrenabile attrazione per le donne, libere e sessualmente disinibite.
Ma dietro la struggente fascinazione che l’esotismo del Pacifico esercita su Gauguin vi è forse dell’altro: la ricerca di un’identità.
Il libro uscì nelle librerie italiane, in un momento di grande attenzione per il pittore, mentre era, da poco, in programmazione nelle sale francesi il film Gauiguin voyage de Tahiti, diretto da Edouard Deluc e interpretato da Vincent Cassel, e una settimana prima dell’inaugurazione dell’attesa mostra monografica che il Grand Palais di Parigi dedicò all’artista (Gauguin l’alchimste, Parigi, Grand Palais, 11 ottobre 2017-22 gennaio 2018).
Che cosa spinge Paul Gauguin, proprio quando è ormai irrimediabilmente malato e bisognoso di cure, a recarsi nella profondità delle Isole Marchesi, là dove nessuno è in grado di prendersi cura di lui?
Una possibile risposta la fornisce proprio l’autrice di questo libro: Agnès Rotschi.
En 1901, Paul Gauguin, qui vit alors à Tahiti, est un
homme gravemem malade. Ses nombreux séjours à
l’hôpital de Papeete n’om eu que peu d’effets sur les afièctions
qui le rongent: les séquelles d’une hépatite, contractée
à Panama en 1892, et de sa fracture ouverte de lajambe, faite
à Concarneau; la syphIlis; un eczéma chronique et des
malaises cardiaques.
Cosa lo spinge allora ad isolarsi sempre di più, sfuggendo anche quella parvenza di “civilizzazione”rappresentata da Papete e Tahiti?
La quête obsessionnelle d’un ailleurs et de lui-même, qui
l’avait déjà mené en Bretagne, à Panama, la Martinique et
à Tahiti, n’explique pas, à elle seule, ce dernier voyage.
C'è, dunque, dell'altro al fondo della scelta di isolamento di Paul Gauguin.
Decisivo è il desiderio di stimolare la propria immaginazione, prosciugata dopo i due soggiorni tahitiani.
Je crois qu’aux
Marquises, avec la facilité qu’on a pour avoir des modèles,
(chose qui devient de plus en plus difficile à Tahiti), et avec
des paysages alors à découvert – bref des éléments tout à fait
nouveaux et plus sauvages, je vais faire de belles choses.
Le monde est si bête que
lorsqu’on lui fera voir des toiles contenant des éléments nouveaux
et terribles, Tahiti deviendra compréhensible et charmant.
Mes toiles de Bretagne sont devenues de l’eau de
Cologne à cause de Tahiti; TahIti deviendra de l’eau de
Cologne à cause des Marquises”.
La casa del Piacere- Ritratto dell’autrice Agnès Rotschi.
Agnès Rotschi – Documentalista e redattore, Segretario Generale, Responsabile della cinematheque, presso la Société Française d’Anthropologie Visuelle.
La Société Française d’Anthropologie Visuelle è stata creata nel 1985 come associazione governata dalla legge del 1901 per promuovere il film d’antropologia nell’ambiente accademico e culturale e contribuire allo sviluppo dell’antropologia visiva in Francia.
La sua specificità è quella di acquisire una selezione di film antropologici, stranieri con diritti non commerciali e di distribuirli in Francia e nei paesi limitrofi.
Il saggio di Agnès Rotschi su Gauguin alle Marchesi si trova a pag. 88 di un’opera dedicata alla storia e alla cultura delle Isole Marchesi. Puoi scaricarlo da qui.
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