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L'aria di Parigi

L'aria di Parigi

La Parigi di Simenon e Maigret, del Cinema, dei Bistrot, delle Canzoni, della Malavita.


Jean Michel Guenassia e i suoi Libri

Pubblicato da Fulvio Nolli su 10 Giugno 2024, 10:30am

Tags: #Scrittori Francesi

Jean Michel Guenassia Scrittore e Drammaturgo.

Jean Michel Guenassia, nasce ad Algeri nel 1950. È uno scrittore e drammaturgo francese.

Avvocato di professione esercita per circa sei anni, mentre, al contempo, cerca di entrare nel mondo della Televisione e del Teatro come autore di sceneggiature.

Jean Michel Guenassia e i suoi Libri.

Jean Michel Guenassia e i suoi Libri.

Jean Michel Guenassia Debutta come Giallista.

È nel 1986 che, Jean Michel Guenassia, debutta in letteratura e lo fa con un romanzo poliziesco edito per i tipi di Liana Lévi, una Casa Editrice piuttosto esclusiva, fondata nel 1982 dall'omonima giornalista di origini italiane.

Il romanzo di Jean Michel Guenassia viene pubblicato, una prima volta, nel 1986 con il titolo: Pour cent millions.

L'opera varrà all'autore il Premio Michel Lebrun, che proprio quell'anno è alla sua prima edizione.

Il romanzo appare nuovamente, sempre per Lévi, nella collana Livre de poche nel 2014, con un nuovo titolo: Dernière donne

Il Vero Debutto di Jean Michel Guenassia.

Dal 1986 al 2009, Jean Michel Guenassia, lavora ad altri testi teatrali, fra i quali il celebre, Grand, beau, fort, avec des yeux noirs brûlants, andato in scena, per la prima volta, ad Avignone nel 2008.

Dal 2002, però, Guenassia, inizia a dedicarsi esclusivamente alla stesura di un nuovo romanzo.

Il lavoro lo impegna per ben sei anni, ma, quando finalmente pubblica, per le Éditions Albin Michel, il romanzo Le Club des incorrigibles optimistes, l'opera riscuote un buon successo di critica e di pubblico.

Il libro è balzato subito in testa alle classifiche con oltre 200.000 copie vendute in Francia ed è diventato il caso letterario più importante del 2009.

Tradotto in dieci Paesi, è stato selezionato per il Prix Goncourt 2009, aggiudicandosi la vittoria del Goncourt des Lycéens. Finalista al Prix des Libraires e ottiene, poi, il primo premio dei lettori, con oltre un milione di voti, della rivista Notre Temps 2010.

I Romanzi di Jean Michel Guenassia.

Quando nel 2009, le Éditions Albin Michel, che poi rimarranno la casa editrice di Guenassia  anche per le opere successive, presentano al pubblico il romanzo, Il club degli incorreggibili ottimisti, lo definiscono come: il primo romanzo di uno sconosciuto di 59 anni.

Da allora Jean Michel Guenassia ha continuato, con una certa regolarità, a produrre opere originali ed estremamente interessanti. Molte di queste sono apparse anche in Italia grazie alle Edizioni Salani.

Il Club degli incorreggibili ottimisti.

Il Club degli incorreggibili ottimisti.

Il club degli incorreggibili ottimisti.

Parigi, 1959. Sono anni vertiginosi: la Seconda guerra mondiale è finita da troppo poco tempo per essere Storia, la guerra d’Algeria segna le vite dei francesi d’oltremare.

Michel Marini, undici anni, figlio di immigrati italiani, esce dall’infanzia e si affaccia a un’adolescenza inquieta e piena di emozioni.Vagabonda per il quartiere, si ritrova con gli amici a giocare a calcio balilla; un giorno entra in un bistrò, il Balto.

È attratto da una stanza sul retro dove si ritrova un gruppo di uomini, che parlano un francese a volte approssimativo e portano dentro di sé storie e passioni sconosciute. Sono profughi dei Paesi dell’Est, uomini traditi dalla Storia, ma visionari che ancora credono nel comunismo.

 

Ottimisti Nonostante Tutto.

Incorreggibili ottimisti. Frequentare il Balto vuol dire scoprire il mondo. Michel cresce con Igor, Leonid, Imré, Pavel, Tibor, Sasha; impara a conoscere l’amicizia, l’amore, la complessità degli ideali.

Nel retro del bistrò si litiga, si beve, si gioca a scacchi, si raccontano barzellette su Stalin, si offre se stessi e le proprie storie, storie terribili di esilio che si intrecciano sullo sfondo di un decennio epocale, tra filosofia e rock’n’roll, Sartre
e Kessel, la conquista dello spazio e l’inizio della Guerra fredda.

Guenassia realizza un Romanzo della Grande Tradizione Francese.

Nella tradizione del grande romanzo francese, Il club degli incorreggibili ottimisti, offre l'affresco indimenticabile di un’epoca. Un libro di cui, una volta iniziato, non si può più fare a meno, capace di trascinare e di suscitare emozioni intense, e che lascia pieni di nostalgia per i suoi eroi.

Sulla porta qualcuno ha scritto: ‘il club degli incorreggibili ottimisti’ che è anche il titolo (bello) di questo romanzo (bello) di Jean-Michel Guenassia. Grandi personaggi ai quali ci si affeziona. Giovanna Zucconi.

L’uomo Vogue

Diamo il benvenuto a quest’opera di ampio respiro, dalle grandi qualità letterarie e dalla caratteristica mescolanza di humour e melanconia.

Le Monde

Romanzo di formazione e di disincanto? Settecento pagine che volano.

Repubblica

La vita sognata di Ernesto G.

Nel 2012, Jean Michel Guenassia, pubblica il suo secondo romanzo: La vita sognata di Ernesto G.

Joseph Kaplan, ebreo praghese, viene spinto dal padre a specializzarsi a Parigi in Biologia.Il prestigioso istituto Pasteur gli offre una posizione di ricercatore nella sede di Algeri e qui incontra Christine, la fidanzata di un amico, attrice teatrale e femminista intransigente. Brillante e infaticabile, Kaplan si guadagna la stima del direttore dell’istituto, che allo scattare delle leggi razziali istituite dal governo Pétain lo spedisce in un remoto avamposto di ricerca, salvandogli la vita. Ad Algeri, a guerra finita, Joseph ritrova Christine e le chiede di partire con lui: destinazione Praga, dove spera di ritrovare il padre di cui non aveva più notizie da anni. Nella Praga della ricostruzione e dell’ideale socialista, Joseph e Christine trovano amici e un equilibrio che culmina nella nascita di due bambini. Kaplan viene eletto deputato, è un medico stimato e conosciuto. Hanno inizio però le purghe interne al Partito: Christine scompare con il figlio più piccolo e accanto a Joseph rimangono Helena, la figlia maggiore, e Tereza, la moglie dell’amico Pavel. È questa la composizione della famiglia di Kaplan quando lo ritroviamo, direttore di un sanatorio in campagna,alle prese con un paziente moribondo inviatogli direttamente dai vertici del Governo. Il paziente misterioso è Ernesto G., e tra lui e Helena nasce un amore. Impossibile.

La mano sbagliata.

La mano sbagliata è il romanzo che Jean-Michel Guenassia realizza nel 2015, che esce in Italia ancora da Salani Edizioni. Titolo originale francese Trompe la Mort.

Una partita con il destino dove la posta in gioco vale molto più della vita. Baptiste Dupré è un giocatore incallito. Indifferente ai valori che hanno provato a inculcargli i genitori, per tutta la vita persegue con ossessiva e maniacale determinazione un unico scopo: diventare il migliore. In questa grande, meticolosa partita a poker che è la sua esistenza, ogni scelta è calcolata in vista del fine ultimo, dal percorso di studi al matrimonio con Anne, figlia di uno dei più prestigiosi avvocati della città.
Baptiste si ritrova così con una bella casa, una macchina elegante, a capo dello studio legale ereditato dal suocero: insomma, con un bel mucchio di fiches davanti. Ma, come ogni giocatore che si rispetti, scopre di non essere tagliato per la routine. La noia lo lacera, l’adrenalina gli manca, l’equilibrio fragile che si è conquistato non lo soddisfa. Riprende così a giocare, ma il destino lo trascina in un folle disegno di cui – come scopre ben presto – è solo una pedina. In una Parigi plumbea e a tratti scorbutica, Guenassia ambienta una storia basata su fatti in parte reali, sebbene incredibili, cesellando con grande destrezza i profili psicologici dei suoi personaggi. Un romanzo avvincente, carico della stessa suspense che si respira al tavolo verde durante una mano decisiva e magistralmente costruito, in cui ogni personaggio vive e respira al ritmo delle proprie ossessioni, incalzato da un destino imprevedibile e beffardo.

Una lunga vita da idealista.

«A chi mi domanda la ragione dei miei viaggi, rispondo che so bene da cosa fuggo, e non cosa cerco». Con questa famosissima frase di Montaigne si conclude la storia di Thomas Larch, inglese in India e indiano in Inghilterra, Signor Nessuno sfiorato da fama planetaria, ingenuo e sincero, istintivo e spigoloso: un protagonista come solo Jean-Michel Guenassia sa raccontare intessendo le vicende individuali nella trama della Storia. Bambino e adolescente sensibile e introverso, Thomas sembra condannato a perdere tutte le persone che gli sono care: la donna che l’ha cresciuto, la madre, il primo amore, gli amici, mentre il rapporto con il padre s’incrina fino a spezzarsi. Appena l’età glielo permette fugge di casa per arruolarsi nei Royal Marines: quindici anni di teatri di guerra, dall’Irlanda del Nord all’Iraq, dove inciampa continuamente nella morte e sempre sopravvive, al punto da diventare un caso mediatico. A un soffio dalla ricchezza e dal potere, nella sua innocenza di eterno idealista Thomas sceglie di restare se stesso, e perciò perde di nuovo tutto. È a questo punto che accetta l’incarico di cercare una persona scomparsa in India: proprio là, dove tutto è cominciato e dove tutto, in un finale mozzafiato, può ricominciare.

Il valzer degli alberi e del cielo.

Il valzer degli alberi e del cielo, romanzo del 2016 dedicato al pittore Vincent van Gogh.

Nella torrida estate del 1890, a Auvers-sur-Oise, un uomo si presenta a casa del dottor Gachet: dall’aspetto, Marguerite, figlia del medico, lo scambia per uno dei tanti braccianti agricoli che lavorano nella zona. L’uomo è Vincent van Gogh, e per Marguerite, che ama dipingere ma si dibatte tra l’insoddisfazione di non riuscire a creare nulla di apprezzabile e una condizione di figlia predestinata a un matrimonio borghese, egli assume, giorno dopo giorno, le fattezze del maestro, del genio, dell’amore. Guardandolo dipingere, la giovane vede ora i paesaggi in cui è cresciuta – le case dai tetti di paglia, le acque del fiume, i fiori, gli alberi, il cielo – con nuovi occhi: la potenza della vera arte si dispiega davanti a lei, mentre la relazione con Vincent si fa sempre più stretta, più pericolosa e infine fatale. Quando assistiamo insieme a Marguerite alla nascita dei capolavori di van Gogh, Guenassia fa rivivere l’epoca d’oro degli impressionisti e getta una nuova luce sulla tragica fine dell’artista e sui misteri che circondano alcune delle sue opere.

De l’influence de David Bowie sur la destinée des jeunes filles.

Con De l’influence de David Bowie sur la destinée des jeunes filles Jean-Michel Guenassia si ripropone nel 2017. Un opera un poco diversa dal suo standard, ma in linea con la ricerca interiore dello scrittore.

In Italia nessun editore ha, fino ad oggi, pensato di tradurre il romanzo e proporlo al pubblico. Non vale la pena stupirsi. Il coraggio e l’autonomia degli editori italiani è cosa nota. Vietato spostarsi di una virgola dal politicamente corretto. Spalle coperte e guadagni garantiti. Non si può nemmeno infierire troppo: i lettori italiani, spesso, non sono da meno.

Una bella intervista di Lisa Puzella a Jean Michel Guenassia.

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