Claude Lelouche è uno dei grandi registi del cinema francese. Un maestro che ha prodotto opere indimenticabili.
Più di 60 film in una sessantina d'anni di carriera. Quasi un film per ogni anno. L'ultimo è appena stato presentato all'ottantunesimo festival del Cinema di Venezia. Non sono molti i registi ancora in piena attività a 87 anni!
Claud Lelouche il Regista della Leggerezza.
Un regista dei sentimenti, Lelouche, un cultore della leggerezza. Artista che stupisce ed a volte disorienta proprio per l'approccio anti-drammatico alle vicende che racconta con tanta intensità, ma senza moralismi o preconcetti ideologici.
Molti cultori della Nouvelle Vague non lo amavano, all'epoca, proprio per questo. Eppure anche raccontando sentimenti e vita, si può esprimere un mondo e un modo di intendere quel mondo.
Claude Lelouche, a mio avviso, vi è riuscito pienamente.
La sua ultima fatica è un film che non smentisce, ma anzi conferma il suo stile, si intitola Finalmant ed arriva nelle sale, finalmente, a distanza di tre anni dall'ultima produzione, L'amour c'est mieux que la vie, del 2021.
Il Sentier è un quartiere di Parigi, nel secondo arrondissement, amministrativamente appartiene al quartiere Bonne-Nouvelle, ma ha una sua storia molto particolare.
È nel Sentier che si concentrano le attività tessili e di confezione d'abiti.
È ancora al Sentier che si concentra, negli anni, l'immigrazione di cittadini algerini di religione ebraica.
Il padre di Claude Lelouche, Simon, è proprio uno di questi. Sarto di professione ed ebreo algerino di nascita. Quando si trasferisce a Parigi è dunque proprio al Sentier che inizia la sua nuova esistenza.
Lavora, incontra una ragazza di origini Normanne, Eugénie Abeilard, e la sposa.
Ad abitare vanno poco distante dal Sentier, in rue des Martyrs. L'arondissement cambia, ora è il IX, ma siamo sempre in zona.
È in questa casa di rue des Martyrs che, il 30 ottobre del 1937, nasce il primo dei loro figli: Claude Lelouche.
Il 3 settembre del 1939, quando la Francia entra in guerra contro la Germania, Claude non ha ancora compiuto 2 anni.
Il padre decide molto presto di condurre prudentemente la famiglia in Algeria, ma nel 1942, contro il parere del marito, Eugénie, vuole tornare in Francia, a Nizza, dove la sorella di lei sta per avere un figlio.
Si apre un periodo abbastanza complicato e pericoloso per loro. Nonostante tutto riescono comunque ad uscire indenni dalla guerra e, alla Liberazione, tornano a Parigi. Claude ha ora 8 anni.
La famiglia va ad abitare al numero 8 di boulevard de Strasbourg nel decimo l'arrondissement.
Il padre di Claude ha un suo magazzino di cuscini in rue Saint-Denis, a cavallo fra il secondo ed il decimo arrondissement: siamo sempre in prossimità del Sentier.
Il piccolo Claude cresce così fra il Sentier e le Halles, altro quartiere estremamente popoloso poco distante. Cresce per strada, con i ragazzini del suo quartiere si scontra con altre bande di giovanissimi dei quartieri vicini.
Cresce fra giochi e sfide infantili e una volta cresciuto, saranno i teatri e i bistrot ad attirare la sua attenzione.
l'Eldorado, la Scala, il Cinex, il Rex, il Moulin de la Galette a Montmartre.
Terminate le scuole medie si iscrive alle superiori, ma non ama molto lo studio e non ottiene il diploma.
Preferisce scaricare i camion di verdura ai mercati delle Halles. È lì, dice, che si innamora veramente di Parigi.
Claude Lelouche e la Passione per il Cinema.
Il giovane Claude Lelouche mostra di possedere una vera passione per il Cinema ed il padre decide di assecondare questa sua inclinazione regalandogli una prima cinepresa.
Un azzardo, sicuramente, ma che si rivela azzeccato. Claude Lelouche inizia la sua carriera come cameraman di attualità, poi, durante il servizio militare, ottiene di essere assegnato al Servizio Cinematografico dell'esercito.
Nel 1957, Claude Lelouche e il compositore Michel Legrand sono fra i 34.000 partecipanti stranieri che, provenienti da 134 diversi paesi, si riuniscono a Mosca per il VI festival della gioventù. Siamo nel pieno della guerra fredda.
Claude è uno sconosciuto reporter di attualità, ma ha l'occasione di realizzare uno dei primissimi reportage sulla Russia comunista: un mondo del tutto sconosciuto nel resto d'Europa.
Lelouch filma di nascosto metri e metri di pellicola e da questa sua rischiosa fatica, vede la luce un documentario di 50 minuti, girato in bianco e nero che poi proporrà in Patria con il titolo: Quand le rideau se lève (Quando si alza il sipario).
Sarà un successo commerciale che gli consente di aprire una sua casa di produzione.
In Russia, Lelouche, ha avuto anche la possibilità di assistere alle riprese del film Quand passent les cigognes (Quando volano le cicogne), che il regista Mikhaïl Kalatozov sta realizzando in quei giorni. Una grande occasione professionale per il giovane francese aspirante regista.
Capii quel giorno che la macchina da presa era l'attore invisibile ma protagonista di tutti i film della storia del cinema e in particolare lo sarebbe stata di tutti i miei film.
Un uomo e una donna.
Nove anni dopo questa esperienza nelle sale francesi esce un film dal titolo estremamente sentimentale: Un homme et une femme.
Protagonisti due volti ben noti al pubblico francese e non solo: Anouk Aimée e Jean-Louis Trintignant.
Il film sbanca i botteghini, con più di 4 milioni di ingressi, e conquista la Palma d'oro a Cannes e l'Oscar negli Stati Uniti.
È l'inizio, per Claude Lelouche, di quella carriera cinematografica che tutti conosciamo ed amiamo. Una carriera non ancora conclusa a 87 anni e che ancora regala opere di grande valore.
L'ultima in ordine di tempo è nelle sale in questi giorni: Finalmant!
Tutto Claude Lelouche in un libro:
L'immagine di copertina proviene da:
https://francetoday.com/travel/parisian-walkways-le-sentier/