Emmanuel Rudzitsky, in arte Man Ray, nato a Filadelfia il 27 agosto 1890, deceduto a Parigi il 18 novembre 1976.
Pittore, oggettista e autore di film d'avanguardia: Le retour à la raison (1923), Anémic Cinéma con Marcel Duchamp (1925), Emak-bakia (1926), L'étoile de mer (1928), Le mystères du chateau de dé (1929). Film precursori del cinema surrealista. Uno dei maggiori esponenti della corrente artistica Dada e, soprattutto Surrealista.
Man Ray-Parigi Dada.
Emmanuel nasce a Filadelfia da una famiglia di immigrati russi di origine ebraica. Cresce a New York dove completa gli studi. A New York lavora nel 1908 come disegnatore e grafico. Nel 1912 inizia a firmare le sue opere con lo pseudonimo “Man Ray”, che significa uomo raggio. Acquista la sua prima macchina fotografica nel 1914, per fotografare le sue opere d'arte.
Nel 1915 il collezionista Walter Conrad Arensberg lo presenta a Marcel Duchamp, di cui diverrà grande amico. I tre fondarono la Society of Independent Artists.
Nel 1921 Duchamp torna a Parigi. Man Ray lo segue. A Parigi Duchamp gli presenta gli artisti più influenti di Francia, fra cui anche André Breton e Philippe Soupault. Soupault ospitò nella sua libreria (Librairie Six) la prima mostra di Man Ray, dove venne esposta la famosa opera Cadeau, un ferro da stiro su cui erano stati incollati dei chiodi.
Il successo Parigino di Man Ray è dovuto alla sua abilità come fotografo, soprattutto ritrattista. Celebri artisti dell'epoca, come James Joyce, Gertrude Stein, Jean Cocteau e molti altri, posarono di fronte alla sua macchina fotografica.
Nel 1924 nasce ufficialmente il Surrealismo, Man Ray è il primo fotografo surrealista. La produzione dei suoi lavori di ricerca va di pari passo con la pubblicazione delle sue fotografie di moda su Vogue. Si innamora della famosa cantante francese Alice Prin, detta Kiki de Montparnasse, che in seguito divenne la sua modella fotografica preferita. Insieme a Jean Arp, Max Ernst, André Masson, Joan Miró e Pablo Picasso, fu rappresentato nella prima esposizione surrealista alla galleria Pierre a Parigi nel 1925.
Man Ray: 60 anni di libertà 60 ans de libertés 60 years of liberties
Lo scoppio della seconda guerra mondiale obbliga Man Ray, che è di origine ebrea, a rientrare negli Stati Uniti. Nel 1940 arriva a New York ma poco dopo si trasferisce a Los Angeles. In questo periodo insegna fotografia e pittura in un college, espone in varie mostre le sue fotografie, fra cui anche alla galleria di Julien Levy di New York.
Finita la seconda guerra mondiale Man Ray ritorna a Parigi, dove vivrà fino al giorno della sua morte, in questi anni continua a dipingere ed a fare fotografie. Nel 1975 espone le sue fotografie alla Biennale di Venezia.
Negli ultimi anni della sua vita Man Ray fece spesso ritorno negli Stati Uniti, dove visse a Los Angeles per alcuni anni. Tuttavia egli considerava Montparnasse come casa sua e vi fece sempre ritorno e fu lì che morì il 18 novembre 1976. Venne seppellito nel cimitero di Montparnasse. Il suo epitaffio recita: "Non curante, ma non indifferente."
Le Retour à la Raison (1923)
Emak-Bakia (1926)
Anémic Cinéma con Marcel Duchamp (1926)
L'étoile de mer (1928)
Les mystères du château de Dé (1929)
Rue campagne première (1929)
Corrida (1929)
Autoportrait uo ce qui manque a nous tous (1930)
Poison (1935)
L'atelier du val de grace (1935)
Course landaise (1937)
La garoupe (1937)
Ady (1938)
Dance (1938)
Juliet (1940)
Paris la belle (1960)