Suzy Delair: da modista a regina del Music hall.
Suzy Delair, ballerina, attrice e cantante, è stata un’importante interprete del Cinema e della canzone francesi.
Questa donna ha avuto una vita lunghissima, si è spenta recentemente alla veneranda età di quasi 103 anni, così come lunga e ricca di successi è stata la sua carriera artistica.
Suzanne Pierrette Delaire, figlia di un sellaio carrozziere e di una parrucchiera, nasce ad Asnières un sobborgo di Parigi (oggi Asnières-sur-Seine), il primo gennaio 1918 (o, forse, il 31 dicembre 1917 o, addirittura, 1916).
Fin da piccola è brillante e comunicativa e, soprattutto, le piace esibirsi.
Nel negozio da parrucchiera di sua madre intrattiene le clienti imitando la famosissima attrice Sarah Bernhardt.
Dubito che la piccola Suzanne abbia mai visto esibirsi la “Divina” (forse l’ha ammirata in qualche film muto), ma la regina del teatro francese ha posseduto una casa ad Asnières e deve essere il personaggio in vista del paese.
Il percorso scolastico di una ragazzina del popolo minuto, in quegli anni venti del ‘900, è necessariamente breve, perché è molto più utile iniziare presto il lavoro e contribuire al bilancio famigliare.
Così Suzanne si ritrova ad imparare il mestiere di modista nell’atelier di J. Suzanne Talbot in rue de Lota 9 a Parigi.
Ma la passione per lo spettacolo è profondamente annidata dentro di lei e carattere e coraggio non le mancano certo.
Così la ragazzina dagli occhi intriganti inizia a bazzicare set cinematografici e music-hall.
Nel Cinema trova modo di inserirsi come comparsa in diverse produzioni anche di un certo rilievo.
La sua avventura professionale inizia a prestissimo; quando, per la prima volta, partecipa alla lavorazione del film Un caprice de la Pompadour di Willi Wolff e Joë Hamman, siamo nel 1930.
Al suo debutto proprio un film musicale che, in un certo senso, anticipa quello che sarà il fil rouge della sua carriera.
Due anni dopo la ritroviamo in Violettes impériales d'Henry Roussel, interpretato da Raquel Meller. Seguono poi altre piccole o piccolissime parti in diverse pellicole.
Solo per citarne alcune: La dame de chez Maxim's d'Alexandre Korda, sempre nel 1932 (interpretato dalla grande Florelle), Le Sexe faible di Robert Siodmak (dove Suzy interpreta una parrucchiera che, come sappiamo, era il lavoro di sua madre), Touchons du bois di Maurice Champreux, L'or dans la rue di Curtis Bernhardt, La crise est finie ancora di Robert Siodmak e Dédé di René Guissart. Gli ultimi tre titoli interpretati dalla coppia di attori forse più in voga del momento: Albert Préjean e Danielle Darrieux.
In tutto saranno ben tredici i film cui partecipa la giovane aspirante attrice, tra il 1930 e il 1937.
Sono tutte piccole parti, certo, ma il mestiere si costruisce anche così.
Nel frattempo la ragazza non si accontenta delle partecipazioni secondarie nel cinema. Troppa la sua passione per lo spettacolo.
Di pari passo alla settima arte, ha iniziato a collezionare piccoli ruoli anche in teatro e lì si è fatta ben presto notare.
Le scritture fioccano letteralmente e la vediamo, in quegli stessi anni, esibirsi con successo in tutti i più noti music-all di Parigi:
al Bouffes Parisiens, al Bobino, al Casino Montparnasse, all'Européen, all'Étoile, alle Folies-Belleville, da Suzy Solidor come negli spettacoli di Mistinguett o di Marie Dubas.
La svolta decisiva nel cinema avviene, per Suzy Delair, nel 1941.
La guerra e l’occupazione tedesca hanno segnato un grave trauma per la Francia. Ma la vita deve continuare e la gente ha comunque bisogno di distrarsi dai drammi quotidiani.
I film americani, che prima dell’occupazione riempivano le sale cinematografiche, non sono più distribuiti, ma la casa di produzione tedesca Continental si preoccupa di non far mancare un valido intrattenimento ai francesi e si impegna in una cospicua serie di produzioni anche di ottimo livello.
Registi, attori e sceneggiatori che non hanno scelto la via dell’esilio continuano a lavorare in Patria e con molto successo.
Dicevamo che la svolta per Suzy Delair arriva nel 1941. Per l’esattezza il principio della svolta.
Nel 1941 l’attrice e cantante francese ottiene il suo primo ruolo da co-protagonista in una pellicola.
Il regista Georges Lacombe la vuole nel ruolo di Mila Malou (eterna fidanzata del commissario Wens, creato dallo scrittore belga Stanislas-André Steeman), nel film Le Dernier des six. Protagonista maschile il memorabile Pierre Fresnay.
Il film non si fa notare particolarmente dal pubblico. Nemmeno Suzy ha modo di farsi notare più di tanto. Anzi proprio per l’ostinazione di Lacombe nel voler escludere sequenze musicali che ritiene non pertinenti, si arriva alla rottura del regista con la Continetal che produce il film.
Il caso vuole che la sceneggiatura sia realizzata niente popò di meno che da Henri-Georges Clouzot, a quattro mani con André Steeman, autore del romanzo.
Clouzot e Suzy si innamorano perdutamente e, l’anno dopo, in una nuova produzione Continental, L'assassin habite au 21, ecco riproposta la coppia Fresnay/Delair ancora nei panni, lui, del commissario Wens e, lei, della fidanzata, aspirante attrice, Mila Malou.
Questa volta il regista è proprio Henri-Georges Clouzot. Il film è un successo e anche il nome di Suzy Delair entra nel firmamento del Cinema francese.
La carriera della piccola modista mancata è definitivamente avviata e non conoscerà più interruzioni.
Suzy Delair gira ancora un solo film durante gli anni del conflitto. Si tratta di Défense d'aimer di Richard Pottier.
Ha inizio così una lunga carriera quasi senza interruzioni che porterà Suzy Delair ad interpretare molte pellicole. Ben trentaquattro film complessivamente nel suo carnet.
Alcune di queste produzioni sono veri e propri pezzi della storia del cinema francese come L'assassin habite au 21 del 1942 e Quai des Orfèvres del 1947.
Entrambi i film portano la firma prestigiosa di Henri-Georges Clouzot, che nel frattempo è diventato il compagno dell'attrice, e sono adattati da romanzi del belga Stanislas-André Steeman, uno scrittore belga, specializzato in polizieschi.
Una curiosità per gli appassionati lettori di questo blog: nato a Liegi, come Georges Simenon, Stanislas-André Steeman è spesso definito, da qualche sprovveduto, "Il Simenon belga"!
Dimenticando evidentemente che Georges Simenon era nato in Belgio pure lui.
Dopo la guerra Suzy subirà, come molti colleghi, un periodo di ostracismo a causa dell'accusa di presunta o reale simpatia per gli occupanti tedeschi.
L'aver continuato a lavorare durante il periodo dell'occupazione può essere considerata una forma di collaborazionismo e può creare problemi non indifferenti in quegli anni e in quel clima. Nel caso di Suzy c'è anche una tournée a Berlino da farsi perdonare.
Cose di poco conto, evidentemente, visto che già nel '47 la ritroviamo al lavoro.
Dopo la guerra per Suzy Delair è tutto un susseguirsi di attività, giocate fra canzoni, operetta, cinema e televisione.
Alcune anche i Italia come il famosissimo Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti e Botta e risposta di Mario Soldati. Si tratta per lo più di piccoli ruoli o partecipazioni, ad eccezione dei film Gervaise di René Clément del 1956 e Des aventures de Rabbi Jacob di Gérard Oury, del 1973.
Una curiosità da non dimenticare: Suzy Delair ebbe una parte anche nel film, non particolarmente fortunato, "Atollo K", l'ultimo girato da Stan Laurel e Oliver Hardy, i popolari Stanlio e Ollio, nel 1951.
Nel 2000, a 83 anni, sarà insignita dell'Ordre National du Mérite e nel 2007, il 21 febbraio, le è stato conferito l'Ordre National de la Légion d'Honneur.
Suzy Delair è morta a Parigi il 15 marzo 2020 alla veneranda età di 102 anni (forse 103)! Un bel successo anche questo.