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L'aria di Parigi

L'aria di Parigi

La Parigi di Simenon e Maigret, del Cinema, dei Bistrot, delle Canzoni, della Malavita.


Torre Eiffel: Londra la voleva più alta di Parigi

Pubblicato da Fulvio Nolli su 4 Settembre 2023, 00:20am

Tags: #Parigi luoghi strade storie

La Torre Eiffel è il simbolo di Parigi!
La Torre Eiffel simbolo di Parigi.

La Torre Eiffel simbolo di Parigi.

Londra voleva una torre più alta che a Parigi.

La Torre Eiffel è, dal 1889, il simbolo stesso di Parigi, ma pochi ricordano quando Londra voleva costruirne una per se, più alta di quella francese.

Progettata dall'ingegnere Gustave Alexandre Eiffel in occasione dell'Exposition Universelle des Paris del 1889, centenario della Rivoluzione francese, fu realizzata a partire dal 1887 ed inaugurata il 31 marzo 1889, per poi essere aperta al pubblico il 6 maggio dello stesso anno.

I lavori necessari ad edificare i 324 metri della struttura, completamente in acciaio, erano durati esattamente due anni, due mesi e cinque giorni.

Da allora il monumento, al tempo molto criticato da certi artisti ed intellettuali, ha visto sfilare un pubblico immenso di visitatori provenienti da ogni parte del globo, più di 250 milioni, ed è considerato il monumento, a pagamento, più visitato al mondo.

Il sogno visionario di Sir Edward Watkin.

Se, in Francia, molti intellettuali si lanciarono in critiche sprezzanti nei confronti del "mostro d'acciaio" realizzato dall'ingegner Eiffell, un visionario uomo d'affari inglese, Edward Watkin, colse appieno le potenzialità economiche di quell'opera e sognò di realizzarne una ancora più alta proprio a Londra.

Edward Watkin era un imprenditore ferroviario con una fervida immaginazione, perfettamente in linea con lo spirito del suo tempo. Presidente di numerose compagnie ferroviarie egli contribuì grandemente, con il suo lavoro, allo sviluppo dei trasporti britannici su strada ferrata, negli anni centrali dell'800. Ambizioso e, soprattutto, lungimirante, aveva, in precedenza, tentato di realizzare un tunnel sotto il canale della Manica, con l'idea di collegare così le città industriali del nord dell'Inghilterra, come Manchester e Sheffield, a Londra ed addirittura a Parigi, attraverso una linea ferroviaria ad "alta velocità" capace di ospitare i grandi treni internazionali europei.

Edward William Watkin

Edward William Watkin

Watkin e il tunnel sotto la Manica.

Watkin sedeva anche nel consiglio di amministrazione di una società ferroviaria francese con sede a Calais ed iniziò ad intraprendere i lavori di realizzazione del tunnel insieme ad un'abile campagna di sensibilizzazione, con la quale tentò di portare in favore del progetto i Principi di Galles, l'Arcivescovo di Canterbury, l'allora capo del partito liberale William Gladstone. Vennero organizzati ricevimenti lussuosi, a base di champagne, nei locali del tunnel sottomarino che arrivava ormai alla lunghezza di 1850 metri.

L'Europa di quei tempi non era, evidentemente, pronta per un simile progetto. Il Ministero della Guerra sollevò la questione del pericolo di invasione, che il tunnel sotto la Manica veniva a rappresentare per l'Inghilterra e, l'argomento, trovò molti sostenitori che contavano a corte, compresa la stessa regina Vittoria. I lavori vennero sospesi e di tunnel sotto la Manica non si parlerà più per un bel pezzo, a Londra come a Parigi.

Il parco dei divertimenti a Wembley.

L'ultima impresa visionaria di Sir Edward Watkin, baronetto nel 1880, nasce nella sua mente proprio vedendo la Torre Eiffel durante l'Esposizione Universale del 1889. Presidente della Metropolitan Railway (odierna metropolitana londinese), egli immaginava di poter estendere la linea verso la periferia nord di Londra e per attirarvi un maggior numero di viaggiatori e turisti, pensò di realizzare, in quella zona, un Parco di divertimenti, con una nuova stazione, in modo da incrementare, anche, il valore dei terreni che la sua società possedeva in zona. Il luogo scelto fu Wembley, allora oscuro sobborgo londinese. L'attrazione principale del parco doveva essere proprio una torre di acciaio ispirata a quella realizzata da Eiffel, ma più alta ovviamente.

Il progetto della Torre Watkin.

In prima battuta il businessman inglese si rivolse direttamente a Gustave Eiffel, il quale, per motivi patriottici, declinò gentilmente l'invito:

Ci je fais cette tour après en avoir fait une à Paris, les gens vont croire que je ne suis pas un bon français.

Watkin non si diede certo per vinto. Lanciò un concorso di architettura per la realizzazione di un progetto per la sua torre. Vennero presentati 68 progetti, alcuni dei quali assolutamente astrusi. A vincere il concorso sarà il progetto n° 37, quello dello Studio Stewart, Mac Laren e Dunn, di Londra.

Il progetto vincente della Torre Watkin.

Il progetto vincente della Torre Watkin.

La Torre Watkin sarà un gigante a otto zampe.

Il progetto degli architetti londinesi, prevedeva una struttura in acciaio sostenuta da otto "zampe". Alta ben 366 metri, con due ponti per l'osservazione panoramica e, naturalmente, ristoranti, sale da ballo, bagni turchi, un albergo da 90 camere e, addirittura, un "Sanatorium", che avrebbe sfruttato la qualità assai migliore dell'aria,  che si poteva respirare a quell'altezza. Tutto illuminato da luce elettrica.

Watkin costituì una società appositamente creata per portare a compimento il suo progetto: la International Tower Construction Company.Alla direzione dei lavori venne posto l'uomo che, probabilmente, era il più prestigioso ingegnere civile britannico dell'epoca: quel Benjamin Baker che tanto aveva contribuito allo sviluppo delle tecniche di costruzione in acciaio, realizzando ponti ferroviari in diverse parti del mondo e collaborando alla costruzione della prima diga di Assuan in Egitto.

Venne lanciata una sottoscrizione pubblica, ma questa non ebbe il successo sperato. Così i lavori ebbero inizio, insieme a quelli per il parco, nel 1892, con il solo apporto dei capitali privati della società costruttrice.

Un grande sogno con un piccolo capitale.

Il progetto fu rivisto, causa la mancanza di fondi, e dalla originale pianta ottagonale ad otto zampe si passò ad uno schema più tradizionale a solo quattro. Così la torre veniva ad assomigliare molto di più a quella realizzata a Parigi da Eiffel.

I lavori della struttura andarono un po' a rilento e, quando, nel maggio del 1894 venne inaugurato Wembley Park la torre era ancora decisamente inagibile. Nonostante questo il parco attirò, nel 1895, ben 12.000 visitatori avviandosi così a divenire una interessante attrattiva per turisti e londinesi.

La Torre Watkin nel momento della massima realizzazione.

La Torre Watkin nel momento della massima realizzazione.

La crisi e l'abbattimento.

Nel settembre del 1895 terminarono i lavori della prima fase e la torre si elevava, ormai, per circa 47 metri. I lavori erano decisamente in ritardo e anche il povero Watkin, ormai malato, non era più in grado di seguire lo sviluppo della sua opera.

Il destino dell'opera era comunque segnato. La riduzione delle zampe di sostegno da otto a quattro, per motivi economici, aveva causato un accrescimento della pressione della struttura sul basamento e ci si accorse che le fondazioni erano instabili. Si stavano verificando cedimenti e i lavori furono sospesi, la Società andò in liquidazione volontaria.
Quando, il 13 aprile del 1901, Sir Edward Watkin lasciò questa valle di lacrime, il sito dove avrebbe dovuto sorgere la "sua" torre era ormai dichiarato pericoloso e chiuso al pubblico.

La struttura verrà, poi, demolita con l'utilizzo della Dinamite, negli anni fra il 1904 e il 1907.

Londra non ebbe mai la sua Torre Eiffel, più alta di quella di Parigi.

Il tramonto della Torre Watkin.

Il tramonto della Torre Watkin.

Wembley continuità e leggenda.

Wembley Park continuò ad essere un'attrazione popolare ricreativa e sportiva. Entro la fine della Prima Guerra Mondiale, almeno un centinaio di società sportive ne utilizzavano le strutture. Una nuova impresa commerciale sostituì la precedente: la Wembley Park Estate Company.
Vennero realizzate dimore esclusive ed un campo di golf. In seguito la storia di Wembley la conosciamo. Proprio sulle fondamenta della Torre di Watkin sorgerà, nel 1923, lo stadio di Wembley, il più grande stadio di calcio dell'Impero britannico, destinato a divenire, nel tempo, anche il più leggendario.

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