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L'aria di Parigi

L'aria di Parigi

La Parigi di Simenon e Maigret, del Cinema, dei Bistrot, delle Canzoni, della Malavita.


Léo Malet il Giallo Francese all'Americana

Pubblicato da Fulvio Nolli su 22 Giugno 2024, 06:43am

Tags: #Scrittori Francesi, #Noir e Polar

Léo Malet Maestro del Giallo Francese all'Americana.

Léon Malet, detto Léo Malet, nato il 7 marzo 1909 a Montpellier e morto il 3 marzo 1996 a Châtillon-sous-Bagneux, è uno scrittore e poeta francese, autore di numerosi romanzi polizieschi, tra cui la serie il cui eroe è Nestor Burma, "détective de choc."

Scrisse anche sotto diversi pseudonimi: Frank Harding, Léo Latimer, Lionel Doucet, Jean de Selneuves, Noël Letam, Omer Refreger, Louis Refreger, nonché, in associazione con altri scrittori, come: Serge Arcouët e Pierre Ayraud, sotto lo pseudonimo collettivo di John -Silver Lee. Per alcuni è “l’inventore del romanzo noir francese”.

Lo scrittore Léo Malet con l'immancabile pipa.

Lo scrittore Léo Malet con l'immancabile pipa.

Il Giovane Léo Malet e la Vocazione Anarchica.

Léon Malet è un giovanotto dalla vita tribolata, segnata fin da subito dalla sofferenza. A due anni perde in rapida successione il padre, il fratello e la madre: tutti uccisi dalla tubercolosi. Sarà allevato dal nonno materno Omer Refreger.

Il nonno di Malet pratica il mestiere del tonnelier, artigiano specializzatissimo nella costruzione delle botti. Questo particolare è abbastanza importante perché avrà una certa influenza sulla formazione del ragazzo.

Infatti, molto più che nell’ambiente squisitamente operaio, legato alla “fabbrica” e al Partito Socialista, nell’ambiente degli artigiani e, più in generale degli operai molto specializzati, trovano grande diffusione gli ideali dell’Anarchia.

Così non è strano affatto che il giovane Malet nutra fin da subito il suo spirito con letture come Libertaire o L’Insurgé e che stringa amicizia, prima epistolare poi diretta, con André Colomer che di quei fogli è uno dei principali animatori.

Léo Malet Cantante a Parigi.

Ed è proprio André Colomer a procurare al ragazzo, giunto da poco a Parigi con in tasca 105 franchi e l’intenzione di vivere il proprio impegno per la libertà, l’ingaggio a La Vache enragée.

Il cabaret La Vache enragée nasce dalla volontà di Roger Tozini (o anche Toziny), cantante, paroliere ed attore francese, che nel 1917 ha creato, con il cantante Maurice Hallé ed il disegnatore Jules Depaquit, un settimanale satirico dal nome appunto di La Vache enragée (il nome viene da un antico corteo carnevalesco di Montmartre).

Nel febbraio del 1921 Tozini decide di aprire un locale a Montmartre e gli conferisce lo stesso nome del settimanale da lui fondato. Roger Tozini sarà anche tra i fondatori, nel 1920, della Commune Libre de Montmartre, della quale sarà il secondo Sindaco alla morte prematura di Jules Depaquit.

Non Sarà la Canzone a Fare Grande Malet.

Léon Malet, abbiamo detto, è destinato a diventare, con il nome di Léo Malet, un’importante protagonista del genere poliziesco francese, ma quando esordisce cantando a Montmartre e mentre scrive corsivi rivoluzionari su L’Insurgé questo è ancora molto lontano dall’essere.

La carriera di chansonnier non si rivela essere molto fruttuosa per il giovane di Montpellier. Malet si vede presto costretto ad adattarsi ad ogni tipo di lavoro.

Così lo troviamo impiegato, operaio, giornalista occasionale (L’En-outside, L’Insurgé, Journal de l’Homme aux Sandales, La Revue anarchiste). Sarà anche il direttore di un negozio di moda, comparsa di cinema, strillone, imballatore per la casa editrice Hachette.

Nella primavera del 1926, trascorse due mesi nel carcere minorile Petite Roquette per vagabondaggio. Tornato a Montpellier, presenta la sua candidatura per le elezioni legislative francesi del 1928 come candidato non parlamentare, con le precise istruzioni “Non votare”.

Per candidarsi non servivano soldi, come oggi: bastava dichiararsi in municipio o in prefettura. Questo ci ha permesso di avere accesso a pannelli su cui potevamo mettere i nostri poster senza pagare il bollo. Ero minorenne. Ma abbiamo accettato tutti. Ovviamente, se avessi ottenuto il numero di voti necessario per essere eletto, non sarebbe valso nulla.

Ritorno a Parigi e matrimonio per Malet.

In quello stesso 1928 Malet torna a Parigi dove incontra Paulette Doucet, che diventa subito sua compagna. Si sposano nel 1940 e vivranno insieme fino alla morte di Paulette nel 1981.

Durante la riedizione dei suoi romanzi scritti sotto pseudonimi, Léo Malet gli ha reso omaggio con questa dedica:

In ricordo di Paulette, mia moglie che, durante tanti anni, mi ha dato il pane che era l’unica a guadagnarsi.

Léo Malet, dalla Canzone al Surrealismo.

La svolta per Malet arriva nel 1930 e ancora tramite l’incontro con un altro André, che questa volta di cognome fa Breton.

Avido di letture e sempre attratto da iniziative che abbiano un sapore rivoluzionario, Malet, ha occasione di leggere il Secondo manifesto surrealista, uscito proprio in quell’anno, e ne rimane colpito. Subito trova il modo di procurarsi il Primo manifesto surrealista, del 1924. Lo colpiscono soprattutto le teorie sulla scrittura automatica: vi si cimenta, realizza alcuni testi e li spedisce ad André Breton.

Léo Malet Incontra André Breton.

Breton è colpito dai risultati ottenuti da Malet nella scrittura automatica e sollecita un incontro. Questo avviene il 13 maggio 1931.

Inizia così per Malet l’esperienza surrealista che, inizialmente, si concretizza con una raccolta di poesie che viene pubblicata in appena trenta copie.

In questo periodo Malet gestisce l’edicola all’angolo tra rue Sainte-Anne e rue des Petits-Champs a Parigi. È un’esperienza di vita socialmente arricchente per lui, che gli permette di entrare in contatto diretto con le più disparate figure umane e crearsi un bagaglio che si rivelerà essenziale pochi anni dopo.

La partecipazione al movimento surrealista gli consente di avere rapporti con tutti i principali esponenti del movimento e di stringere amicizia con importanti artisti, come: Salvador Dalí, Raymond Tanguy e Jacques Prévert.

Poesia, Surrealismo e Complotti.

Di questo periodo artistico della sua vita rimangono le raccolte di poesie surrealiste Ne pas voir plus loin que le bout de son sexe (1936), J’arbre comme cadavre (1937) e Hurle a la vie (1940).

All’inizio della seconda guerra mondiale, il 25 maggio 1940, Léo Malet è arrestato con l’accusa, secondo quanto racconta nella sua autobiografia, di far parte di un “complotto surreale-trotskista” e di "attentato alla Sicurezza dello Stato”. Complotto in cui, pare fosse coinvolto, tra gli altri, anche il poeta surrealista Benjamin Péret.

Imprigionato nella prigione di Rennes, Malet, è poi trasferito allo stalag X-B a Sandbostel, tra Brema ed Amburgo, fino al maggio 1941 quando è liberato, sembra, per motivi di salute.

Il Poliziesco all’Americana di Léo Malet.

È in questo momento che Léo Malet trova la sua strada artistica definitiva.

Malet ha avuto modo di leggere romanzi come Addio alle armi di Hemingway e Piombo e sangue (Red Harvest) di Dashiell Hammett; ha fatto la conoscenza di Louis Chavance autore di sceneggiature e tecnico del montaggio nonché scrittore di polizieschi.

I romanzi in stile americano sono piuttosto richiesti dal pubblico, ma c’è la guerra e gli autori anglosassoni non sono distribuiti per ovvi motivi nella Francia occupata. Gli editori francesi, spesso, per accontentare il pubblico, se li inventano letteralmente

Léo inizia a scrivere, dietro suggerimento dell’amico Chavance, alcuni romanzi polizieschi, ma anche di cappa e spada, firmati con pseudonimi appropriati: Frank Harding, Léo Latimer, Lionel Doucet, Jean de Selneuves, Noël Letam, Omer Refreger, Louis Refreger.

Il Primo Romanzo Poliziesco di Léo Malet.

Nel 1941 Léo Malet pubblica il suo primo romanzo poliziesco: Johnny Metal, sotto lo pseudonimo di Frank Harding.

È un successo: il romanzo vende 40.000 copie!

Siamo al tipico romanzo poliziesco all’americana scritto da chi, europeo, dell’America conosce poco o nulla e, quel poco che conosce gli deriva più dal cinema che non dalla letteratura.

Segue nel 1942 un nuovo romanzo La Mort de Jim Licking, a firma Leo Latimer.

La vita di Léon Malet è cambiata completamente e si appresta a cambiare ulteriormente.

Nasce Nestor Burma il detective anarchico.

Nel 1943 vede la luce un romanzo a firma Léo Malet, un romanzo che alcuni hanno definito: “il primo vero noir francese”.

Sicuramente è un salto di qualità e rappresenta la conquista di una più personale ed autentica vena narrativa.

Si tratta di 120, rue de la Gare, protagonista il detective Nestor Burma.

Le diecimila copie del mio libro si sono esaurite in una settimana e due settimane dopo la casa di produzione cinematografica Sirius ha acquistato i diritti per fare un film.

Si Avvia la Serie dei Romanzi con Protagonista Nestor Burma.

Di fronte a questo successo non vi può essere altra alternativa: scrivere un secondo romanzo con lo stesso eroe.

Nel 1945 viene pubblicato: Nestor Burma contro C.Q.F.D.

Fra il 1943 e il 1971 vedono la luce 14 romanzi con protagonista il detective Nestor Burma.

Altri quindici romanzi con lo stesso protagonista si aggiungono nel corso degli anni, a partire dal 1954, in una sorta di “serie dentro la serie”.

Si tratta dei romanzi del ciclo Les Nouveaux Mystères de Paris, dove ogni singolo romanzo è ambientato in un diverso arrondissement di Parigi

In "Trilogia nera" tre opere emblematiche di Léo Malet.

I romanzi "La vita è uno schifo", "Il sole non è per noi" e "Nodo alle budella", qui raccolti in un unico volume, formano la "Trilogia Nera" di Léo Malet, un classico intramontabile della letteratura noir.

Il giovane Jean Fraiger è alla guida di un gruppo di anarco-comunisti che intende sostenere il proprio progetto rivoluzionario con una serie di furti e rapine. Innamorato perdutamente di una donna bellissima e sfuggente, ben presto si ritroverà a condurre da solo una spietata lotta contro il mondo.

André Arnal, aspirante artista, arriva a Parigi dalla provincia ma nel giro di poco finisce in prigione per vagabondaggio. Rilasciato dopo qualche mese, inizia una vita di espedienti e truffe insieme ad altri ragazzi come lui, senza una casa né un lavoro. Nemmeno l'arrivo dell'amore riesce a salvarlo da un destino che sembra segnato.

Da quando Paul Blondel, piccolo truffatore, ha conosciuto Jeanne, per amore di lei è finito in una banda dedita al crimine. Ma tutte le notti ha un incubo ricorrente, un piccolo uomo grigio che lo tormenta e che presto inizierà a infestare anche i suoi giorni, costringendolo a fuggire da tutto e tutti, a cominciare da se stesso.

Tre giovani disperati, accomunati da una vita fuorilegge, un amore impossibile e un grande malessere esistenziale, sono i protagonisti dei tre amari, magistrali romanzi che hanno riscritto il noir francese.

Sono storie che non lasciano scampo: il lieto fine non è contemplato.

Manifesto letterario e capolavoro indiscusso di Léo Malet, uno dei più grandi scrittori francesi del secolo scorso, la "Trilogia Nera" è una pagina fondamentale della letteratura del Novecento.

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