Siamo a Parigi, nel pieno della Belle Époque, e una storia non è una storia se non ci sono di mezzo le donne!
Così, anche nel mondo violento e senza legge degli Apaches, che sembra concepito appositamente per gli uomini, sarà proprio una donna a lasciare il suo nome ad un’intera epoca: Amélie Élie (1879-1933), figlia prediletta della Zone. La folta capigliatura di un rosso dorato le fornisce il nome con cui entrerà nelle cronache e nella leggenda: Casque d’Or.
Amélie Élie detta Casque d’Or.
Quella ragazzina, Amélie, forse non è la più bella donna del mondo. Certo non la più pulita. Ma con quella massa di capelli rossi sul capo, trattenuti a stento in una crocchia, che promette di sciogliersi da un momento all'altro, tutti la notano quando passa per strada o fra le baracche fatiscenti della Zone.
Lei è, per tutti: Casque d'Or!
Si: lei è la più bella del mondo. Così arrogante, così sfrenata: così com'è.
Si vende a chiunque per un tozzo di pane, Amélie Élie, ma non si concede a nessuno. È lì, scritto nei suoi occhi, che la puoi prendere, ma non la puoi avere. Non se non sei altro che un illustre nessuno.
Ma quando sei il capo degli Apaches di Belleville niente è impossibile e lei può e deve essere tua.
C'é, forse, altro per cui valga la pena di vivere o morire?
La Parigi Nera del Primo Novecento.
La complicata storia d’amore di Casque d'Or, con due uomini tra i quali non sa decidersi a scegliere, provocherà lo scatenarsi della violenza più efferata, consegnando lei e i suoi amanti alla storia nera della Parigi del primo novecento.
Quei due uomini, poco più che ventenni, non sono due persone qualsiasi. Uno è Joseph Pleigneur, detto Manda, capo della banda di rue des Orteaux, l’altro, François Dominique, detto Lecca, il capo della banda rivale di rue Popincourt.
Capi Apaches del quartiere di Belleville!
Sur la zone,
Mieux que sur un trône,
On est plus heureux que des rois!
On applique
La vraie République,
Vivant sans contraintes et sans lois…
Y’a pas d’ riches
Et tout l’ monde a sa niche,
Et son petit jardin tout pareil,
Ses trois pots d’ géranium et sa part de soleil…
Sur la zone!
Per Casque d'Or Lotta al Pugnale.
Inevitabilmente deve scorrere il sangue. È il 5 gennaio del 1902. Le due bande si affrontano nel cuore di Parigi. Volano coltellate e colpi di fucile.
Manda se la cava, ma Lecca è ferito gravemente e ricoverato in ospedale, ma il giorno dopo, con un'azione spettacolare, i suoi uomini lo liberano tra il terrore di pazienti, infermieri e dottori.
Di lì a pochi mesi finiranno entrambi al Bagno Penale nella Guyana francese, dal quale non ritorneranno più. Lei, Casque d’Or, godrà ancora per qualche tempo di una certa notorietà.
Scrive un libro, tenta di entrare come soubrette al Bouffes-du- Nord, gira con un circo nei sobborghi di Parigi. Finisce per sposare un piccolo borghese e muore di tisi a poco più di cinquant’anni.
Casque d’Or dalla Cronaca Nera al Cinema.
Il nome di Casque d'Or, riemergerà dall'oscurità di una cronaca nera avidamente consumata, ma presto dimenticata, solo nel 1952.
A riportare in auge la vicenda di questa piccola donna dei Fortifs, un film di Jacques Becker, destinato a marcare, nella storia del Cinema, una traccia certamente più solida di quella lasciata dalle vicende che narra.
Il film, interpretato da Simone Signoret e Serge Reggiani, si intitola proprio Casque d’Or e rievoca la vicenda di Amélie e quella dei capi Apaches di Belleville, riproponendola al pubblico, ma opportunamente romanzata.
Romanzata al punto che, nel finale del film, l’amante di Amélie finisce sul patibolo, cosa mai avvenuta nella realtà. Per questo motivo il marito di lei, ormai vedovo, intenterà una causa civile pretendendo un risarcimento, per una presunta lesione dell’immagine della moglie. Non conosco l'esito del processo, ma dubito molto gli abbiano dato soddisfazione.
Storia e leggenda di Casque d'Or e degli Apaches.
Storia e leggenda vanno molto spesso di pari passo e in una grande città avviata alla modernizzazione, dove grandi erano le contraddizioni e le differenze sociali, la violenza di quegli anni a cavallo tra ‘800 e ‘900, non dovrebbe stupire e meno che meno affascinare.
Ma, come ho già ricordato, siamo a Parigi e tutto deve diventare qualcosa in più di quello che è in realtà. La stampa ci mise del suo coniando per quelle bande di malviventi il romantico nome di Apaches, preso in prestito dai nativi americani. La fantasia e il romanticismo del pubblico fece il resto.
Apaches Delinquenti e Ribelli per Michelle Perrot.
Persino una storica come Michelle Perrot, arrivò a vedere in questi giovani delinquenti dei ribelli all'ingiustizia del sistema e che il "sistema" stesso provvide ad eliminare appena possibile:
Seront expédiés en première ligne lorsque viendra la guerre. La guerre : Veuve suprême. Ainsi finirent les Apaches.
La Malavita, in seguito, sarà diversa. Altrettanto feroce, ma più industrializzata!
A noi rimane una bella favola, narrata da un grande regista e interpretata da due magnifici attori.
La favola di Casque d'Or e dei Capi Apaches innamorati di lei.
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Casque d’Or, il film di Jacques Becker interpretato da Simone Signoret e Serge Reggiani, è su Amazon in tante diverse versioni.