Nel corso dei secoli, il mito letterario di Parigi è andato costruendosi per "sovrapposizioni successive" di immagini, figure, tipi.
A partire dalla fine del Settecento, col monumentale Tableau de Paris di Louis-Sébastien Mercier, questo mito ha cominciato ad alimentarsi della realtà stessa della città, della miseria dei suoi sobborghi, delle sue strade, del loro fango.
Parigi Città dei Centomila Romanzi.
La metropoli inizia allora a diventare l’oggetto di una rappresentazione letteraria che si vuole realistica, senza per questo perdere nulla del proprio fascino romanzesco, avventuroso, misterioso.
Sarà Balzac il primo a riconoscere in Parigi la «città dai centomila romanzi».
Il fango e l’oro. Il mito letterario di Parigi.
La letteratura scoprirà, grazie a lui, nuove possibilità di parlare di una Parigi che nessuno scrittore aveva mai descritto prima, né, forse, visto.
Scopo del volume è mostrare, attraverso lo studio di alcuni temi ricorrenti ed esemplari, come romanzesco e realtà si siano intrecciati nelle pagine delle successive generazioni di romanzieri, da Flaubert a Huysmans e Zola.
Fino a quando i surrealisti, in primo luogo Breton e Aragon, inseguirono lungo le strade parigine la rivelazione di un «meraviglioso» che ne trasformasse la banale realtà quotidiana in «surrealtà» – aggiungendo così un nuovo capitolo alla storia del mito di Parigi.
È la vita quotidiana che costituisce la bellezza e la forza di questa metropoli che in ogni angolo non sembra mai alienante: sia i sobborghi tetri e nudi sia i quartieri ricchi dove le vetrine e i giardini si alternano a palazzi antichi e austeri. Balzac disse che Parigi era “la città dai centomila romanzi” tante erano le storie che ispirava. E ispira ancora. Per fare il punto su quest’aspetto letterario, Riccardo Campi (Il fango e l’oro. Parigi da Voltaire a Breton, Carocci, pagg. 118) docente di Letteratura francese all’Università di Bologna, fra storia e letteratura, analizza la città che ha angoli di fango e luoghi d’oro, che esercita un grande fascino d’avventura, mistero, romanzo. E’ un saggio breve che narra la capitale francese dal ‘700 agli anni Sessanta del secolo scorso, appunto da Voltaire (inizi del ‘700) fino a Breton (morto nel 1966) dal punto di vista letterario, narrando certi scorci della città come erano visti e giudicati dai letterati del tempo.
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