L'isola di Porquerolles è un luogo veramente incantevole e può essere definita in molti modi, tutti pregevoli. Fra i tanti uno è di certo quello di: Isola di Simenon e Tigy.

La splendida isola mediterranea incastonata nell'azzurro del mare di Provenza, ha legato indissolubilmente il suo nome a quello della coppia, formata dallo scrittore belga di lingua francese, Georges Simenon, e da sua moglie, Régine Renchon, per lui e per tutti noi, semplicemente Tigy.
Porquerolles il paradiso perduto di Simenon.
Simenon e la moglie Tigy scoprirono l'isola di Porquerolles intorno alla metà degli anni '20 del novecento. Ancora giovani sposi, vi trascorsero alcuni mesi di vacanza. Poi, per diversi anni, non non ebbero più occasione di tornare nella splendida isola.
Il loro ritorno avvenne nel 1933 e, da quel momento, Simenon e la moglie trascorsero ogni anno diversi mesi nell'isola incantata del mediterraneo. Vi si recavano soprattutto in inverno e lo fecero fino al 1940.
Sono anni felici e prolifici quelli! Forse non tutto fila liscio come l'olio fra loro, ma quale coppia può dire che, nella vita a due, tutto funziona sempre alla perfezione.
Poi viene la guerra, gli Stati Uniti, il divorzio e un nuovo matrimonio per Simenon.
Lui nell'isola di Porquerolles non vorrà più ritornare:
Porquerolles è rimasta uno dei luoghi più importanti della mia vita: li conoscevo uno per uno i centotrenta abitanti di allora. Mi ci sentivo come a casa. Mi hanno detto che dopo la guerra l’isola è talmente cambiata che non oso tornarci.
Per Tigy sarà diverso. Lei tornerà regolarmente nell'isola accompagnata dal figlio Marc. Forse anche per inseguire il ricordo degli anni migliori della sua vita.
Tigy morirà il 18 giugno del 1985. Nove giorni prima di compiere ottantacinque anni. Proprio sull'isola di Porquerolles.
Simenon e Tigy si Innamorano di Porquerolles.
È in un mattino di aprile del 1926 che i coniugi Simenon scoprono l'esistenza dell'isola di Porquerolles. Per l'esattezza è la giovane Tigy ad individuarla per prima.
Lei sfoglia l'atlante Larousse con insolita attenzione, mentre lo sposo batte a macchina il nuovo racconto quotidiano, che di lì a poche ore consegnerà ad uno dei suoi tanti editori parigini. Sono racconti semplici e senza alcuna pretesa letteraria, destinati al grande pubblico della stampa quotidiana o settimanale parigina. Simenon li firma con un numero impressionante di pseudonimi e li consegna, appena sfornati, quasi ogni giorno agli editori.
L'anno precedente, la "ditta Simenon", ha fatturato ben 42.671 franchi, grazie a questo incessante lavoro dello scrittore. Una cifra che, all'epoca, è tutt'altro che insignificante.
Lo sguardo della donna scorre la carta geografica della Francia, mentre con un dito percorre la frastagliata costa mediterranea.
Improvvisamente la sua attenzione è attirata da un gruppetto di isole, che sorgono dal mare di fronte alla penisola di Giens ed alla cittadina di Hyères, al limite occidentale della Costa Azzurra. Sono le isole dell'Arcipelago di Hyères: L'Île du Ribaudon, Île du Petit Ribaud, Île du Grand Ribaud, Port Cros, L'Île du Levant e Porquerolles.
Tigy ha voglia di mare e di sole. Si rivolge al marito con il massimo del candore possibile, indicando con un dito la più grande delle isole:
Georges! C’è un’isoletta di fronte a Hyères che si chiama Porquerolles. Ci andiamo?
Régine si occupa ormai a tempo pieno della "ditta Simenon" aiutando il marito nei tanti impegni gestionali che il lavoro comporta. Nonostante questo trova ancora il tempo di dipingere. Proprio in quei giorni, Tigy, ha venduto una sua opera ricavandone ben 800 franchi.
Forse è per questo che la sua mente è volata verso il mare, incantandosi all'idea di una vacanza nel midi della Francia.
Altre versioni di questa storia vorrebbero che Simenon le abbia chiesto una mezz'ora di tempo, per recarsi da uno dei suoi editori ad incassare un anticipo sui prossimi racconti che scriverà.
Infatti, se è vero che quel tipo di letteratura, che lui stesso definisce "alimentare", gli rende piuttosto bene, è altrettanto vero che la coppia conduce un tenore di vita largamente al di sopra delle proprie possibilità. Le notti infuocate di Montparnasse vedono i due sposi sempre presenti e sempre al centro dell'attenzione.
Un treno è sui binari della Gare de Lyon. Ora di partenza 23,40, destinazione Costa Azzurra: è il mitico Train bleu.
È un treno di lusso, il Train bleu, che non ha nulla da invidiare al più noto Orient-Express. È composto interamente da vagoni-letto, con l'aggiunta di una carrozza ristorante e di una carrozza-bar, che è la vera attrazione del viaggio. Immagino che vi fosse anche, probabilmente in testa al convoglio, una locomotiva!
Dal 1883, questo servizio ferroviario riservatissimo, parte da Calais (coincidenza da e verso l'Inghilterra), con destinazione Ventimiglia, in Italia, via Parigi, Digione, Lione, Marsiglia, Tolone, Saint-Raphaël, Cannes, Juan-les-Pins, Antibes, Nizza, Monaco, Monte-Carlo e Mentone.
Attorno a loro, un mondo di lusso. Nel corridoio si incontravano viaggiatori di alto bordo con un impressionante seguito di bagagli. Una folla elegante, carica di fiori, accompagnava al treno una stella del cinema.
- È il Treno Azzurro- mormorò Maigret, come per scusarsi.
Simenon, Tigy e la fedele domestica Boule, hanno trovato posto nello scompartimento assegnatogli. Con loro il cane Olaf, un danese di 60 chili, l'indispensabile macchina da scrivere dello scrittore, di poco inferiore al peso del cane, ed una discreta marea di bagli.
L'arrivo a destinazione è previsto intorno alle tre del pomeriggio. Il sole e la luce del midi accoglie i parigini come ad una festa.
Le palme intorno alla stazione erano immobili, irrigidite sotto un sole sahariano. Sembrava proprio che quel mattino ci fosse un mercato importante, una fiera o una festa, perché carretti, furgoni e camioncini erano altrettante piramidi mobili di primizie, di frutta, di fiori.
Poi il tratto in traghetto dalla punta estrema della Penisola di Gens fino a Porquerolles.
L'acqua limpida e trasparente, il sole, il porto, la costa e il piccolo villaggio tra i fiori.
È ancora Simenon nel suo romanzo Mon ami Maigret, ambientato proprio a Porquerolles, a restituirci un po' del loro stupore di quel momento.
C'era una profondità di dieci metri buoni, ma l'acqua era così limpida che si distinguevano i minimi particolari del paesaggio sottomarino...Il porto era minuscolo, con un molo a sinistra e una punta rocciosa coperta di pini marittimi sulla destra. Dietro, tetti rossi, case bianche e rosa tra le palme, le mimose e le tamerici.
Solo due alberghi accolgono i visitatori sull'isola. I Simenon vogliono però immergersi nella natura, evadere da ogni rito sociale. Trovano due stanze in affitto sul lato occidentale dell'isola al Grand Langoustier. Rimarranno a Porquerolles cinque mesi.
Lei dipinge, lui scrive, gioca a bocce con gli abitanti dell'isola, si innamora della pesca, delle immersioni e delle abbuffate di bouillabasse.
Simenon e Tigy si innamorano dell'isola di Porquerolles, ma dopo questi primi cinque mesi, non vi torneranno più per ben sei anni!
Sei anni di vita intensissima durante i quali lo scrittore, prima, rifinisce ulteriormente la propria preparazione, e poi esplode letteralmente nel mondo letterario francese ed internazionale. Sarà il personaggio di Maigret a lanciarlo presso il grande pubblico con la serie di romanzi iniziata nel 1931. Poi la carriera memorabile che tutti conosciamo.
Sei anni di lavoro, per Simenon, sei anni di passione, turbamenti, successi e viaggi memorabili.
Il ritorno a Porquerolles avviene nel 1933, quando lo scrittore decide di intraprendere una crociera nel mare Mediterraneo (ne ricaverà i reportage che compongono Il mediterraneo in Barca) e sceglie proprio l'isola come base di partenza.
Ora è famoso ed i mezzi economici non gli mancano. Affitta una villa proprio a ridosso del porto, Le Tamaris, con una curiosa torretta al fianco che sembra un minareto.
Da allora in poi i due sposi non cesseranno di trascorrere, ogni anno, lunghi periodi sull'isola: soprattutto in inverno. Fino al 1940, quando la guerra, prima, e la fine del loro matrimonio, poi, cambieranno completamente le cose.
Ecco un bel video di Marco Durando dedicato all'isola di Porquerolles. Combinazione il video si apre proprio con la mitica Plage d'Argent tanto amata da Tigy e Simenon.
L'Isola di Porquerolles nei Romanzi di Simenon.
Sono due i romanzi di Georges Simenon ambientati sull'isola di Porquerolles.
Uno appartiene alla serie dei Maigret e l'abbiamo ampiamente citato in precedenza: Mon ami Maigret. Simenon lo scrive nel gennaio del 1949. Si trova da tre anni nel Continente americano, ha un amante, Denyse Ouimet, destinata a divenire la sua seconda moglie a giugno del 1950, dopo il divorzio ufficiale da Tigy.
In questo romanzo affiorano molti ricordi di quel primo viaggio a Porquerolles del 1926, ma, molto probabilmente, anche altri degli anni successivi. Possiamo considerarlo un romanzo della nostalgia? Forse si. Nostalgia di cosa? Forse della giovinezza.
L'altro romanzo ambientato nell'isola provenzale è uno dei capolavori dello scrittore belga: Le Cercle des Mahé. È un romanzo del 1945, scritto sul finire dell'ultimo periodo vandeano di Simenon, nel paesino di Saint-Mesmin. Diciamo solo che, in questo romanzo, l'isola di Porquerolles non si limita a fare da cornice alla trama: è a pieno titolo fra i protagonisti della vicenda narrata.
In precedenza, nel 1931, Simenon ambienta a Porquerolles un lungo racconto con protagonista l'ispettore G7, uno dei tanti investigatori alternativi a Maigret esplorati dallo scrittore. Il racconto prende il titolo da uno dei luoghi più noti dell'isola: Le Grand Lagoustier.
Anche in vacanza Simenon non smette certo di scrivere. Non solo perché è il suo lavoro; scrivere gli è necessario come respirare: è una necessità fisica.
Nei lunghi periodi trascorsi sull'isola lo scrittore realizza diversi romanzi anche importanti. Naturalmente, trattandosi di Simenon, la cui produzione letteraria è piuttosto vasta, è difficile elencare con certezza tutte le opere da lui realizzate, in tutto o in parte sull'isola.
Fra i titoli di cui vi è certezza ve n'è uno solo della serie dedicata al commissario Maigret. È l'ultimo pubblicato con l'editore Fayard, nel 1933, prima del passaggio di Simenon alle edizioni Gallimard, e si intitola semplicemente Maigret.
Riguardo ai romanzi duri di Simenon, ve ne sono almeno undici realizzati o portati a compimento sull'isola di Porquerolles:
- Les fiançailles de Monsieur Hire, del 1933.
- L'évadé, Les clients d'Avrenos e Le coup de lune, del 1934.
- Les demoiselles de Concarneau, iniziato a Porquerolles sempre nel '34.
- Le blanc à lunettes e Le testament Donadieu nel 1936.
- L'homme qui regardait passait les trains, Monsieur La Souris e Touriste de bananes nel 1937.
- Le cheval blanc nel 1938.
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Link Utili.
Se pensi ad una vacanza sull'isola di Porquerolles, ecco due siti interessanti da consultare:
Ringraziamenti.
Riguardo al periodo trascorso da Simenon e Tigy a Saint-Mesmin-le-Vieux, c'è in rete un bellissimo articolo di Murielle Wenger, appartso sul blog Simenon-Simenon il 6 dicembre del 2016. Il link di riferimento è il seguente:
http://www.simenon-simenon.com/2016/12/simenon-simenon-saint-mesmin-ou-la-fin.html
Come non mi stanco mai di ripetere, non posso creare un collegamento diretto a questo post, perché utilizza ancora il vecchio protocollo di sicurezza "http" anziché il nuovo "https". È un vero peccato, perché l'intero blog è la più preziosa fonte di informazioni, sul mondo di Georges Simenon, in lingua italiana!