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L'aria di Parigi

L'aria di Parigi

La Parigi di Simenon e Maigret, del Cinema, dei Bistrot, delle Canzoni, della Malavita.


Il montacarichi di Frédéric Dard

Pubblicato da Fulvio Nolli su 31 Ottobre 2023, 01:02am

Tags: #Noir e Polar, #Scrittori Francesi, #Frédéric Dard

Frédéric Dard 1961 Il Montacarich.
Il montacarichi – Frédéric Dard 1961.

Il montacarichi – Frédéric Dard 1961.

Un incontro fatale.

È la vigilia di Natale e la nostalgia travolge Albert Herbin, appena uscito di prigione, il morale a terra.

Albert torna nell’appartamento della madre, morta ormai da quattro anni…

Fino a che età ci si sente orfani, quando si perde la madre?

Rivedendo, dopo sei anni d’assenza, il piccolo appartamento in cui era morta la mamma, ebbi la sensazione che mi legassero un gigantesco cappio attorno al petto e stringessero senza pietà.

Il Montacarichi.

Un terribile meccanismo...il montacarichi.

Come può non rimanere abbagliato dal fascino della fragile e tanto graziosa Madame Dravet?

Soprattutto perché la giovane donna sembra trovarlo di suo gradimento. Un invito accettato. Per giungere da lei bisogna prendere un curioso ascensore: un montacarichi.

Ma ai piedi dell’albero di Natale lo attende uno strano dono: il marito di lei in una pozza di sangue!

Madame Dravet interpreta alla perfezione la vedova piangente, forse anche un po’troppo piangente.
È appena stato messo in moto un terribile meccanismo…Che ovviamente non è il caso di svelare.

Il montacarichi.

Il montacarichi, romanzo dello scrittore Frédèric Dard, costituisce un magnifico esempio di giallo classico, basato su un sottile gioco psicologico e su un delitto orrendamente meditato e freddamente eseguito.

Frédéric Dard maestro del noir francese.

Frédéric Dard è un nome importante nel panorama della letteratura noir francese. Con circa 300 romanzi all’attivo e almeno 290 milioni di coppie vendute, lo scrittore alverniate, è sicuramente uno degli autori più noti del genere poliziesco francese. Buon amico di Georges Simenon (anche se con qualche ombra nel loro rapporto), Dard è famoso soprattutto per la fortunata serie di romanzi che hanno per protagonista il commissario della polizia parigina Antoine San-Antonio, meglio noto come “Sanà”.

Una sorta di 007 francese molto aitante, atletico e, ovviamente, irresistibile seduttore.

Dard e Sanantonio.

Sanantonio è anche lo pseudonimo con cui Dard firma i romanzi della serie, scritti in forma d’autobiografia. Dopo la morte dello scrittore, nel 2000, il figlio Patrice Dard, scrittore anche lui, ha continuato a produrre la serie del commissario, mantenendone viva la popolarità.

In Italia sono state pubblicate molte avventure di Sanantonio, principalmente per i tipi di Arnoldo Mondadori.

Oltre a Il montacarichi, Rizzoli ha recentemente proposto un altro romanzo di Frédéric Dard: Gli scellerati.

Il montacarichi: Amore e destino.

All’interno di un cortile parigino adibito a legatoria, un montacarichi conduce all’appartamento di Madame Dravet. A qualche strada da lì, una sera di Natale dei primi anni Sessanta, Albert Herbin, appena uscito di prigione, è solo al tavolo di un rinomato ristorante della città.

Qui i suoi occhi incontrano la signora Dravet, che siede insieme alla figlia. La donna è bellissima. In maniera del tutto imprevedibile e altrettanto efficace, l’uomo riesce ad accompagnare a casa la donna, che infine lo invita a prendere il montacarichi con lei per un ultimo bicchiere nel suo appartamento.

È lì, al secondo piano di questo stabile per metà abitazione e per metà fabbrica, dove l’attrazione tra i due sembra essere destinata a concludersi sul comodo divano del salotto di Madame, che Albert si troverà avvinto a fatti concitati, legato al destino della signora Dravet, coinvolto in una conturbante vicenda.

Il montacarichi: edizioni precedenti.

Il 18 aprile 1964, nella rivista “Il giallo illustrato di settimo giorno”, supplemento gratuito inserito nel n°16 di “Settimo Giorno” viene pubblicato L’ultima parola all’assassino, dall’ originale Le monte-charge edito da Fleuve Noir.

Il romanzo è tradotto da Giuliana Robecchi Brivio ed è corredato da splendidi disegni di Alvaro Mairani.
Questa è la prima traduzione dell’opera che giungerà altre due volte in Italia con il titolo “Il Montacarichi”.

Nel 1966 la casa editrice Rialta di Milano fa uscire Il montacarichi come numero 2 della propria “Serie thrilling gialla”.
La traduzione del romanzo è di Gina Rea, 164 pagine, dimensioni 16,5 cm x 11 cm, costo 250 Lire e sulla retrocopertina è presente una coloratissima pubblicità della Campari.

Del giugno 2019 l’attuale edizione Rizzoli con la traduzione di Elena Cappellini.

Il montacarichi è anche un film.

Nel 1962 il romanzo di Frédéric Dard diventa la sceneggiatura di un film realizzato da Marcel Bluwal. Si tratta di una produzione franco-italiana e gli interpreti sono Lea Massari e Robert Hossein. Il film esce in Francia con lo stesso titolo del romanzo di Dard; Le monte-charge. In Italia sarà titolato La morte sale in ascensore.

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