Una testa in gioco (titolo originale francese La tête d'un homme, pubblicato in traduzione italiana anche coi titoli Maigret e la vita di un uomo, Maigret e una vita in gioco e La testa di un uomo) è un romanzo poliziesco di Georges Simenon con protagonista il commissario Maigret.
È il quinto romanzo dedicato al personaggio del commissario Maigret.
Il romanzo è stato scritto all'Hôtel L'Aiglon di boulevard Raspail a Parigi nel febbraio del 1931 e pubblicato per la prima volta in Francia nel settembre dello stesso anno, presso l'editore Fayard. Sempre per lo stesso editore nel 1950, il romanzo è stato pubblicato con il titolo L'homme de la Tour Eiffel, in concomitanza con l'uscita in Francia dell'omonimo film di Burgess Meredith.
Quanto vale la testa di un uomo? Secondo Maigret abbastanza da giocarsi la carriera. Ma questa volta il commissario rischia davvero grosso: far evadere dalla Santé, sulla base di una semplice intuizione, un condannato a morte alla vigilia dell'esecuzione capitale è una scommessa che potrebbe costargli cara. Pedinando l'evaso, Maigret si ritrova alla Coupole, confuso tra la fauna cosmopolita del carrefour Montparnasse: ricchi sfaccendati, artisti falliti, parassiti. E qui incontra colui che del romanzo è il vero protagonista: Jean Radek, ex studente di medicina cecoslovacco, spiantato e geniale. Una personalità tortuosa e malata, che per la prima volta riesce a stupire e disorientare Maigret sfidandolo a un duello sul terreno dell'intelligenza e dell'astuzia.
Vuole un buon consiglio, commissario?».
Radek aveva abbassato la voce e si era chinato verso il suo interlocutore.
«Guardi che so perfettamente quello che lei penserà... E del resto, poco me ne importa!... Ma le do lo stesso il mio parere o, se preferisce, il mio consiglio... Lasci perdere!... Si sta mettendo in un terribile pasticcio...».
Maigret era immobile, con lo sguardo fisso.
«E prenderà un granchio dopo l’altro, perché non ci capisce niente...».
Il cecoslovacco si animava a poco a poco, ma in maniera contenuta, molto particolare. Maigret notò le sue mani, che erano lunghe, di una bianchezza straordinaria e picchiettate di lentiggini. Sembravano tendersi, partecipare a modo loro alla conversazione.
«Guardi che non sto mettendo in dubbio la sua competenza professionale! Se non ci capisce niente, ma proprio niente, è perché fin dall’inizio lei si è mosso in base a elementi falsati. Di conseguenza tutto è falso, non le pare?... E tutto quello che scoprirà sarà falso dal principio alla fine...».
In Italia il romanzo è apparso per la prima volta nel 1933 con il titolo La testa di un uomo, tradotto da Guido Cantini e pubblicato da Mondadori nella collana "I gialli economici" (n° 6). Sempre per lo stesso editore è stato ripubblicato anche coi titoli, Maigret e la vita di un uomo e Maigret e una vita in gioco in altre collane o raccolte tra gli anni cinquanta e ottanta (dal 1988 nella traduzione di Emanuela Fubini).
Nel 1993 il romanzo è stato pubblicato presso Adelphi con il titolo Una testa in gioco, tradotto da Graziella Cillario, nella collana dedicata al commissario Maigret.
Al romanzo Una testa in gioco, sono ispirate due pellicole cinematografiche:
Almeno quattro sono stati invece gli adattamenti per la televisione: