Colpo di luna è un romanzo di Georges Simenon, titolo originale Le Coup de lune, pubblicato per la prima volta su «Candide» dal 19 gennaio al 9 marzo 1933 (in 8 puntate, nn. 462-469), quindi in volume da Arthème Fayard nell'aprile dello stesso anno.
Il Romanzo di Simenon Colpo di Luna in Italia.
In Italia, il romanzo Colpo di luna, è apparso per la prima volta, pubblicato da Mondadori nel luglio 1934, nella traduzione di H. Majnoni d'Intignano. Successivamente anche tradotto da Marina Di Leo per Adelphi nel 2003("Biblioteca Adelphi" n° 367).
Il romanzo è selezionato nella scelta di Romans I, a cura di Jacques Dubois e Benoît Denis, "Bibliothèque de la Pléiade", Gallimard, 2003 e nel corrispettivo italiano di Romanzi I, (“La Nave Argo” n. 8), Adelphi 2004.
Colpo di luna è stato adattato liberamente da Serge Gainsbourg nel suo film Équateur del 1983, uscito in Italia con il titolo: Equator - L'amante sconosciuta.
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Ai bianchi, soprattutto a quelli giovani, fragili e sprovveduti come Joseph Timar, capita, quando arrivano nelle colonie, di prendere un «colpo di luna». Dell’Africa sanno solo quello che hanno letto nei libri, e credono di partire per la grande avventura. Ma allorché si trovano di fronte la faccia vera e torbida del mondo coloniale – da una parte la massa apatica, inafferrabile, minacciosa dei neri, dall’altra la comunità dei bianchi, formata da mediocri funzionari più o meno cinici, più o meno corrotti, e da naufraghi della vita abbrutiti dal caldo, dall’alcol e dalle febbri tropicali –, qualcosa in loro si rompe, perdono il senso dell’orientamento e hanno l’impressione di essere rimasti irrimediabilmente invischiati in qualcosa di oscuro e sfuggente.
Timar ha lasciato La Rochelle pieno di entusiasmo e di spavalderia. E quando si è seduto per la prima volta nella grande sala dell’Hôtel Central di Libreville, immersa nella penombra e con le pareti adorne di maschere tribali, e il boy gli ha servito un whisky, si è sentito un vero colono. Poi però c’è stata la sua prima notte africana, piena di fruscii, di rumori indefinibili, tutto un brulicare di insetti sconosciuti. Al suo risveglio, sulla porta c’era Adèle, la moglie del proprietario, che esaminava il suo corpo nudo di adolescente ancora odoroso di letto con uno sguardo carico di una sensualità vagamente intenerita, quasi materna – ma anche di ironia. E c’è stata la sera della festa, la sera in cui il boy dell’Hôtel Central è stato assassinato.
Tutti sanno chi ha sparato, ma i codici di quel mondo impongono il silenzio. Solo che il silenzio, per Timar, si popola di fantasmi inquietanti. Scritto in un periodo di prodigiosa creatività, Colpo di luna è un romanzo che si addentra con chiaroveggenza in uno scenario di tenebre, raccontando la stessa Africa che, negli stessi anni, per ominosa coincidenza, evocava Céline nel Viaggio al termine della notte.
Scritto a Marsilly nel settembre del 1932 (al ritorno da un viaggio in Africa durato due mesi), Le coup de lune apparve a stampa nella primavera del 1933.
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