La Parigi di Simenon e Maigret, del Cinema, dei Bistrot, delle Canzoni, della Malavita.
Il fondo della bottiglia è un romanzo poliziesco di Georges Simenon, pubblicato nel 1949 dalle edizioni Presses de la Cité. Simenon scrisse questo romanzo nell'agosto del 1948 a Stud Barn, Tumacacori, Arizona, Stati Uniti.
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L'azione, concentrata su quattro giorni, si svolge lentamente tra le tempeste di una valle messicana durante la stagione delle piogge. Mobilita quel "tipo di odio che si trova solo tra persone della stessa famiglia"; ma qui, attraverso il confronto silenzioso tra due fratelli che il destino ha messo l'uno contro l'altro, è la generosità a prevalere alla fine.
Le edizioni principali del romanzo Il fondo della bottiglia sono essenzialmente due:
Edizione Mondadori 1956, "I grandi narratori d'ogni paese", traduzione di Bruno Just Lazzari.
Edizione Adelphi 2018, Piccola biblioteca Adelphi traduzione di Francesca Scala.
Esiste anche un'edizione del 2020 firmata GEDI gruppo editoriale, probabilmente riproponente la traduzione Adelphi.
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La copertina dell'edizione Mondadori, 1956, del romanzo Il fondo della bottiglia.
Accade molto di rado che Simenon segnali che i personaggi e gli eventi da lui narrati sono «puramente immaginari e privi di qualsiasi riferimento a persone viventi o defunte». Per capire come mai in questo caso ne abbia sentito il bisogno occorre tornare al 1945, quando al fratello Christian, condannato a morte in contumacia per aver coadiuvato le SS in una spedizione punitiva che aveva fatto ventisette vittime, Georges aveva consigliato di arruolarsi nella Legione straniera: un modo per scomparire, certo, e per riscattarsi – ma anche, cambiando cognome, per non compromettere lo scrittore ormai celebre con una parentela imbarazzante. «È colpa tua! Lo hai ucciso tu!» si sentì rinfacciare dalla madre allorché, ai primi di gennaio del 1948, lo stesso Georges le comunicò la morte, nel Tonchino, del figlio preferito.
Nei mesi immediatamente successivi, quasi volesse espellere i propri fantasmi, Simenon scrisse due dei suoi romanzi più neri e potenti: La neve era sporca e Il fondo della bottiglia. In quest'ultimo, uno stimabile avvocato, che è riuscito, partendo dal basso, a conquistarsi un posto nella ristretta comunità dei notabili di Nogales, al confine tra gli Stati Uniti e il Messico, vede vacillare tutte le sue certezze quando gli compare davanti, evaso dal carcere in cui scontava una condanna per il tentato omicidio di un poliziotto, il fratello minore – quello debole, irresponsabile, sfortunato, eppure dotato di un inquietante potere di seduzione –, che gli chiede di aiutarlo a passare la frontiera. Nel piccolo mondo costituito dai ricchi proprietari dei ranch l'arrivo dell'estraneo scatena una sorta di psicodramma, che culminerà in una vera e propria caccia all'uomo, mentre, fra odio e amore, rancori e sensi di colpa, sbronze e scazzottate, si consuma la resa dei conti tra i due fratelli.
Di questo romanzo esiste un solo adattamento cinematografico, ma assolutamente memorabile!
The Bottom of the Bottle, film statunitense del 1956 diretto da Henry Hathaway ed interpretato da Van Johnson, Joseph Cotten e Ruth Roman.
Il film, diretto da Henry Hathaway su una sceneggiatura di Sydney Boehm, fu prodotto da Buddy Adler per la Twentieth Century Fox Film Corporation e girato a Tucson, Santa Cruz Valley, Nogales e San Xavier del Bac Mission (scene in chiesa), in Arizona.
La pellicola venne distribuita anche in Italia.
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Locandina del film Il fondo della bottiglia.
Il fondo della bottiglia film del 1956
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