Henri Duvernois.
Henri Duvernois scrittore francese di grande successo, protagonista della vita culturale parigina tra le due guerre.
Fu amico di Georges Simenon e, lo scrittore belga, non fece mai mistero sul fatto che, nei primi anni della sua carriera, Henri Duvernois rappresentò un suo preciso punto di riferimento.
A quei tempi il giovane Simenon trascorreva ore intere, nelle redazioni dei tanti giornali parigini, nella speranza di riuscire a farsi accettare un racconto e vederlo poi pubblicato.
Mon rêve était d’avoir un conte chaque semaine dans Le Matin, comme Henri Duvernois.
Henri Duvernois il parigino doc.
Henri Duvernois, il cui vero nome è Henri Simon Schwabacher, ed è nato a Parigi nel 1875, da padre ungherese e madre olandese. All'età di undici anni rimane orfano del padre che esercitava la professione di mercante di diamanti.
Dopo gli studi minori, all'età di diciassette anni, entra come segretario alla Bibliothèque Charpentier.
In seguito diviene giornalista e collabora con numerosi giornali e riviste di fama dell'epoca: Le Journal, Le Matin, Fémina, Comoédia, Candide e L’Illustration.
Inizia a scrivere novelle, consigliato in tal senso dal poeta Catulle Mendés, prima pubblicandole sui giornali e, in seguito, in volume.
Sono di questo periodo: Les marchandes d’oubli, Fifinoiseau, Le Chien qui parle, La Lune de fiel.
Duvernois incontra il successo nel 1908 con il romanzo Crapotte, che raccoglie numerosi elogi dai colleghi scrittori.
Nel 1910, Duvernois sposa la tedesca Margaretha Liebmann, artista circense con lo pseudonimo di Rita del Erido.
Nel 1914 Duvernois è mobilitato a causa della guerra e rimane ferito. Dopo questo episodio egli rimane in forza come infermiere nell'ospedale Villa Molière. In questo luogo egli conosce il poeta Apollinaire che viene ricoverato per subire la trapanazione del cranio. I due divengono amici e, pur non incontrandosi più in seguito, continueranno a restare in contatto epistolare fino alla morte del poeta nel 1918.
Nel 1919, Duvernois pubblica il romanzo Edgar, frutto di quattro anni di sofferena. Egli dedica l'opera alla moglie e di questo romanzo André Breton dirà che si tratta di uno dei romanzi più surrealisti del mondo.
Due anni più tardi Sacha Guitry utilizza una celebre novella di Duvernois, Morte la bête..., in una pièce teatrale intitolata Jacqueline.
Guitry e Duvernois sono molto amici e, insieme a Fayard, fondano Les Œuvres Libres.
Nuovi successi vengono a Duvernois dalle commedie in atto unico che egli scrive per il teatro: La Dame de Bronze, Le Monsieur de cristal e Seul.
A partire dal 1922 la grande attrice Gaby Morlay diviene l'interprete prediletta di Duvernois (la moglie Margaretha non interpreterà mai personaggi delle opere del marito), che fonda anche una sua casa di produzione per realizzare l'adattamento dell'opera Jeanne per il cinema.
1919 : Il était un petit Home.
1921 : La Dame de bronze et le monsieur de cristal.
1923 : Le Club des canards mandarins, commedia in tre atti scritta con Pascal Forthuny.
1923 : Seul.
1924 : Après l'amour scritta in collaborazione con Pierre Wolff.
1924 : Le Geste di Maurice Donnay e Henri Duvernois.
1924 : La Guitare et le Jazz-band di Robert Dieudonné e Henri Duvernois.
1925 : Chabichou.
1925 : Dibengo di Pierre Wolff et Henri Duvernois.
1927 : La Mort de Prosper Boudonneau.
1927 : L'Eunuque di Henri Duvernois e André Birabeau.
1928 : Le Haricot vert.
1928 : Devant la porte.
1928 : Le Professeur.
1929 : L'Accident.
1929 : Harmonie.
1929 : Les Voisins.
1930 : Cœur.
1931 : L'Opération.
1931 : La Tuile d'argent, di Lucien Descaves e Henri Duvernois.
Dalla collaborazione e dalla lunga amicizia fra Gaby e Duvernois rimane traccia in due dischi registrati che rappresentano il primo esempio di teatro phonografico.
Duvernois realizza gli adattamenti di numerosi film, negli anni che vanno dal 1924 al 1936. Alcuni sono tratti da opere di Duvernois stesso, altri sono adattamenti originali.
Il più famoso di questi è sicuramente Scandale di Marcel L'Herbier.
1924 : Faubourg Montmartre di Charles Burguet
1929 : La Dame de bronze et le monsieur de cristal di Marcel Manchez
1931 : Faubourg Montmartre di Raymond Bernard
1931 : Après l'amour di Léonce Perret
1932 : Seul di Jean Tarride
1932 : Un chien qui parle di Robert Rips
1933 : La Poule di René Guissart
1933 : Dans les rues di Victor Trivas
1934 : Le Scandale di Marcel L'Herbier
1934 : Jeanne di Georges Marret
1934 : Dernière Heure di Jean Bernard-Derosne
1935 : Les Sœurs Hortensias di René Guissart
1936 : Toi, c'est moi di René Guissart
Henri Duvernois è ottimo amico di Colette, grande giornalista, scrittrice e tanto altro ancora, ed è apprezzato dai migliori nomi della cultura francese dell'epoca: Marcel Proust, Jean Cocteau, Rachilde, Edmond Jaloux, per citarne solo alcuni.
Anche André Gide, molto critico solitamente si rivela pieno di elogi verso di lui, dopo averne scoperto l'opera per puro caso.
Nella sua villa di Antibes Duvernois riceve il meglio del Tout-Paris: Mistinguett, Dranem, il pittore Van Dongen, Maurice Donnay, sono tutti habitués presso di lui.
Lo stesso Simenon soggiorna in quella villa per alcuni mesi e vi realizza diversi romanzi.
Durante la sua vita egli pubblica romanzi di grande successo come: Les Sœurs Hortensias, La Poule, A l’ombre d’une femme, L’Homme qui s’est retrouvé.
Esempi unici di quello stile fantastico da lui incarnato.
1914 : Faubourg Montmartre
1919 : Edgar
1922 : La Fugue
1923 : Le Roman des quatre, scritto in collaborazione con Paul Bourget, Pierre Benoit e Gérard d'Houville.
1926 : Morte la bête
1927 : Maxime
1927 : La Mort de Prosper Boudonneau
1929 : Spectatrice
1929 : Faubourg Montmartre
1931 : La Poule
1931 : Les Sœurs Hortensias
1933 : A l'ombre d'une femme
1936 : L'Homme qui s'est retrouvé
Ricco, celebre, insignito della Legion d'Onore, muore, il 30 gennaio del 1937, a sessantadue anni, a seguito di una grave malattia allo stomaco.
Ora, Henri Duvernois, riposa nel cimitero monumentale del Père-Lachaise a pochi passi da Courteline e Oscar Wilde.
La moglie lo raggiungerà nel 1959.
Quattordici libri postumi, fra i quali cinque inediti, verranno pubblicati dopo la sua morte fino al 1964. Molte opere di Henri Duvernois verranno adattate anche per la televisione.