Il pazzo di Bergerac, titolo originale francese Le fou de Bergerac, è un romanzo poliziesco di Georges Simenon con protagonista il commissario Maigret.
È il sedicesimo romanzo dedicato al personaggio del celebre commissario.
Il romanzo è stato scritto presso l'Hôtel de France di La Rochelle in Francia nel marzo del 1932 e pubblicato per la prima volta sempre in Francia il mese successivo presso l'editore Fayard.
In Italia, il romanzo, è apparso per la prima volta nel 1933 con il titolo Il pazzo di Bergerac, tradotto da Marise Ferro e pubblicato da Mondadori nella collana "I libri neri. I romanzi polizieschi di Georges Simenon" (n° 10).
Sempre per lo stesso editore è stato pubblicato, anche col titolo Maigret e il pazzo di Bergerac, in altre collane o raccolte tra gli anni trenta e novanta (dal 1968 nella traduzione di Guido Cantini e dal 1989 in quella di Rosalba Buccianti).
Nel 1995 il romanzo è stato pubblicato presso Adelphi ancora con il titolo Il pazzo di Bergerac, tradotto da Laura Frausin Guarino, nella collana dedicata al commissario (parte de "gli Adelphi", al n° 81).
«Lo sconosciuto, giunto in fondo al corridoio, ha aperto lo sportello. Non è un caso! In quel preciso momento il treno rallenta. Ai lati della strada ferrata si intravede una foresta. Una luna invisibile rischiara le rare nuvole.
«Stridore di freni. Da ottanta all’ora la velocità dev’essere scesa a trenta, forse meno.
«E l’uomo salta giù, scomparendo al di là della scarpata dove probabilmente atterra rotoloni. Un attimo di riflessione, poi anche Maigret si lancia. Non rischia niente, il treno ha rallentato ancora.
«Si getta nel vuoto. Cade su un fianco, ruzzola, fa tre giri su se stesso e si ferma davanti a uno sbarramento di filo spinato.
«Un fanale rosso si allontana nello sferragliare del convoglio».
Una volta tanto il commissario non ha granché da fare. E sua moglie è in Alsazia. Allora perché non accettare l'invito di un collega che si è ritirato a vivere in campagna? Ma il viaggio verso la quiete di Villefranche-en-Dordogne si trasforma in un incubo. Nella cuccetta sopra quella di Maigret un uomo si agita senza tregua, geme, forse piange. E' una presenza inquietante, che colora d'angoscia l'atmosfera calda e umida di una notte in treno. Inaspettatamente l'uomo si getta dal treno, nel buio, poi spara al commissario che, obbedendo a un invincibile impulso, lo aveva seguito. Paralizzato da una grave ferita alla spalla e armato solo della sua perspicacia, Maigret dovrà affrontare uno mistero oscuro: l'identità del pazzo di Bergerac.
Non risultano adattamenti cinematografici di questo romanzo di Georges Simenon.
La RAI, nel 2002, ha trasmesso su Radiodue un adattamento radiofonico in 15 puntate dal titolo Maigret e il pazzo di Bergerac, per la regia di Tomaso Sherman, con Renato Mori nel ruolo del commissario e Paola Pitagora in quello della signora Maigret.
Almeno quattro sono stati gli adattamenti del romanzo per la televisione:
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