La Parigi di Simenon e Maigret, del Cinema, dei Bistrot, delle Canzoni, della Malavita.
C'è chi si è cimentato nel tracciare l'oroscopo di Georges Simenon. La cosa non sorprende più di tanto, perché l'opera e la personalità di questo scrittore sono tali da motivare gli appassionati ad indagini sempre nuove, su di lui, dai più svariati angoli di osservazione.
La vita di Georges Simenon non è stata certo quella di un uomo comune. A dimostrarlo le migliaia di pagine scritte da lui stesso, nei suoi innumerevoli romanzi, racconti e memoriali, e quelle, altrettanto numerose, che studiosi ed appassionati, di quasi ogni parte del mondo, hanno dedicato e dedicano ancora alle sue opere e alla sua vita.
Una vita ed un'opera, quelle di Simenon, indagate sotto molteplici aspetti, e non stupisce quindi che vi sia stato chi abbia voluto spingere questa indagine fino alle soglie del possibile ed osservare le vicende della vita dello scrittore, addirittura, dal punto di vista "astrologico".
Sarebbe stata una grave lacuna, infatti, se nessuno avesse mai sentito l'esigenza di tracciare un vero e proprio oroscopo dello scrittore belga più noto al mondo!
A colmare questa lacuna, ha pensato bene di provvedere la professoressa Ariane Vallet, astro-psicologa, membro della FDAF (Fédération des Astrologues Francophones).
La studiosa ha dedicato un lungo articolo allo scrittore Georges Simenon (anche a molti altri: trovate tutto sul suo sito), apparso sul n° 2 della rivista ASTR’OH, nell'ormai lontano febbraio del 2011.
È evidente che, una volta venuti a conoscenza di questo studio, non era possibile ignorarlo ed è stato giocoforza tentare una traduzione (con il traduttore AI di Gemini, perché le mie competenze della lingua francese non vanno così lontano).
Uomo dalla storia personale non comune, e certamente non banale, Simenon, è noto, oltre che per la qualità del suo lavoro di scrittore, per i tanti eccessi che ne hanno caratterizzato l'esistenza.
Centinaia di romanzi, migliaia di donne, decine di abitazioni diverse. Una vita brillante, automobili costose, lunghi viaggi, dimore appariscenti, amplessi rapidi e quotidiani, una tendenza a stupire ed un'incrollabile fede in se stesso.
Di questa sua esistenza fuori dagli schemi e, sicuramente, molto sopra le righe, si conosce molto anche se evidentemente non proprio tutto.
Lui stesso ha ampiamente provveduto a lasciare dietro di sé un'ampia mole di memoriali e interviste, in cui racconta moltissimo della propria vita.
Fu sempre e del tutto sincero, con se stesso e, soprattutto, con noi lettori? Non credo proprio. Nessuno lo è mai completamente.
Rimane il fatto che la quantità di informazioni sulla vita del nostro Simenon è talmente cospicua da consentire a molti appassionati di cimentarsi in interpretazioni di svariata natura.
Quella dell'analisi astro-psicologica è abbastanza originale da meritare una menzione, ma con l'avviso (del tutto personale) che psicologia e astrologia sono ben lungi dall'essere scienze (lo sono poi veramente?) definibili come esatte.
La prima poco, la seconda quasi per nulla.
È anche vero che fare gli scettici su argomenti come questi è abbastanza facile ed io non sono che uno dei tanti. Ricordo che anche Maurizio Testa, nel blog Simenon Simenon (ora fermo ma che rimane, in Italia, il più completo su Simenon), dedicò un post all'argomento, proprio nel dicembre del 2011: http://www.simenon-simenon.com/2011/12/simenon-e-lacquario.html.
Iniziamo dunque a scorrere il testo dello studio della dottoressa Vallet che poi potrai leggere per intero nella versione originale francese.
Scopriamo così che il lavoro dell'astro-psicologa copre in effetti l'intero arco di vita di Simenon, collegandone gli aspetti e le vicende alle varie congiunzioni astrali stabilitisi fin dalla sua nascita.
Tutto ha inizio sotto il segno dell'Acquario, ma Giove e Venere ci mettono del loro.
Nato il 13 febbraio 1903 a Liegi, questa carta del cielo mette in risalto l'opposizione dei luminari sul meridiano: Luna in Vergine al Medio Cielo opposta al Sole in Acquario e Giove al Fondo Cielo congiunto a Venere in Pesci. È proprio la dismisura giupiteriana a caratterizzarlo. Se vi si legge immediatamente una ricerca dei piaceri senza limite, l'«umido» che qui predomina lo dota di un'apertura sul mondo esterno e di un bisogno di scambi.
La dottoressa Vallet attribuisce grande influenza a questa ingombrante presenza di Giove, nel tema astrale dello scrittore.
Alla sua produzione monumentale si aggiunge una profusione di relazioni femminili, un consumo altrettanto eccessivo di alcol e continui cambi di residenza: una «fame insaziabile» come scrive nelle sue Memorie. Acquario Ascendente Scorpione, l'essere è assetato di libertà e indipendenza, curioso dei valori e delle bassezze umane, capace di tenacia e resistenza nelle sue realizzazioni personali.
C'è da ricordare che Georges era nato venerdì 13 e questo agli occhi superstiziosi della madre lo destinava a sicura sfortuna. Una sfortuna che ella, forse, immaginava come destinata ad estendersi all'intera famiglia.
La sua vita comincia con un mistero. Sua madre, Henriette, lo dà alla luce dieci minuti dopo la mezzanotte del 13 febbraio, ma supplica il marito, Désiré, di professione contabile, di fare una falsa dichiarazione per non portargli sfortuna. Georges nasce quindi ufficialmente il 12 in una famiglia apparentemente unita.
Ma la vita del futuro creatore di Maigret è condizionata pesantemente da un avvenimento cruciale, successivo alla sua nascita. Tre anni e mezzo dopo, sua madre Henriette, mette alla luce un secondo figlio, Christian, al quale dedicherà molto più amore che non al primogenito.
Tre anni e mezzo più tardi, Henriette partorisce un altro figlio, Christian, a cui andrà la sua preferenza. Se l'aspetto Sole-Giove è da mettere in relazione con la venerazione che Georges nutre per il padre, egli si trova allora nell'età in cui la sfera materna è pregnante. Saturno, signore della casa III, nella III e congiunto a Mercurio, mette l'accento sulla fratria e l'arrivo di questo fratello suscita in lui frustrazione. La scrittura sembra corrispondere a un tentativo di riappropriarsi del posto definitivamente perduto. «Scrivere era una sfida a mia madre», scrive Simenon.
Ne consegue, forse, che dobbiamo ringraziare Saturno e Mercurio per averci regalato un tal formidabile scrittore. Senza però dimenticare il contributo di Venere:
Al momento della nascita del fratello, Saturno transita nella IV dello scrittore, settore familiare, e Venere, significatore dell'affettivo. Una Venere esaltata in Pesci, ricettiva, ipersensibile, permeabile e fusionale, opposta alla Luna: il femminile scisso si incide nella psiche, generando, nella vita adulta, una tendenza all'incostanza fortunatamente associata a una forte creatività.
Alla Luna, invece, Simenon è debitore di ben altro:
Questa Luna che culmina al Medio Cielo sottolinea l'impatto della madre sul destino del soggetto e l'importanza che le donne avranno nella sua vita. In Vergine, l'immagine della relazione precoce con la madre si costella attorno a un modello più dedito alle occupazioni domestiche e materiali che alle effusioni tenere e porta il soggetto maschile a rivolgersi a donne semplici, modeste, di un ambiente sociale inferiore al suo, o addirittura ad apprezzare gli amori ancillari.
Se avevo una mezza intenzione di farmi fare un bell'oroscopo: direi che mi è passata.
Saltano fuori tutti gli altarini!
Mme Ariane Vallet fa il suo mestiere e lo fa con cognizione di causa. Così tutti gli aspetti, pubblici o privati che siano, finiscono con il dipendere dal misterioso incrocio di congiunzioni astrali che, volta per volta, si susseguono nei cieli.
Il cielo della nascita incrocia favorevolmente o sfavorevolmente i cieli che si presentano nel momento delle scelte fondamentali dello scrittore.
Tutto è compreso in questo schema: la nascita, il rapporto con padre, madre e fratello, l'addio agli studi, il giornalismo, Parigi, il matrimonio con Tigy, la paternità, il sesso, la passione per Joséphine Baker, quella successiva per Denyse Ouimet che lo conduce ad un secondo matrimonio.
E poi i tre nuovi figli, il suicidio di Marie Jo, Teresa Sburelin, le Memorie intime e la fine dell'attività letteraria. Tutto fino alla malattia e alla morte, avvenuta sotto l'egida di un Plutone entrato nell'ascendente Scorpione dello scrittore.
È un modo di vedere le cose buono come un altro. Ognuno, credo, abbia, in merito, una sua opinione.
Qui di seguito il documento originale in lingua francese.
Se desideri la traduzione in italiano sarò lieto di inviartela.
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Il testo francese del lavoro di Ariane Vallet.
La nostra vita è in qualche modo segnata nelle stelle? Georges Simenon credeva fosse così e che un oroscopo potesse spiegare ogni cosa?
Personalmente non credo che ne fosse troppo convinto.
Lo scrittore era certamente interessato alla psiche umana, alla complessità ed ai misteri della mente, così come agli studi effettuati da eminenti psichiatri e psicologi. Largo spazio è dedicato a questa dimensione del vivere umano nei suoi romanzi.
Altrettanta importanza è attribuita, da Simenon, all'incidere del "Caso" nelle vicende esistenziali dei suoi personaggi, ma non sembra proprio che egli abbia mai attribuito un qualche valore al concetto di predestinazione.
È noto poi come in un suo famoso romanzo, Maigret et son mort, egli non abbia esitato a prendere delicatamente in giro certe credenze e superstizioni.
L'adorabile vecchina che si presenta al commissariato non è per nulla stupita della brutta fine che ha fatto il protagonista dell'indagine di Maigret.
"Un uomo che, avventatamente, sceglie per il suo Bistrot il nome di un antico libro di Magia, Le petit Albert, non può che attirare su di se la malasorte."
Difficile non pensare che in quel passo Simenon non si riferisca, volutamente, alle discutibili superstizioni della propria madre.
E se invece fosse il contrario?
Quante volte, lo scrittore, fa dire al commissario Maigret che certe persone vanno verso la propria rovina perché sono "fuori posto". Perché la vita che conducono non è quella giusta per loro.
Lui vorrebbe tanto reindirizzare quella vita, ma arriva sempre troppo tardi: quando il peggio è già accaduto.
Personalmente, ammetto che possa avere un suo fascino l'idea che il nostro destino sia, in qualche modo, scritto nelle stelle. Non so nemmeno dire se sarebbe meglio o peggio, se veramente fosse così.
La vita ed il suo svolgersi sono un tale mistero!
Ogni giorno compiamo scelte, consapevoli o inconsapevoli. Per costrizione o convinzione: magari per un mix delle due cose.
Tutto è già scritto nelle stelle?
Oppure questi non sono altro che alibi e noi siamo esattamente quello che siamo: quello che dimostriamo di essere proprio scegliendo.
Ma, infondo poi, a chi lo dimostriamo? Sicuri che gli altri, a loro volta, comprendano qualcosa di noi?
Accidenti! Qui si rischia di finire troppo lontano.
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