L'aria di Parigi

L'aria di Parigi

Parigi attraverso storie, libri, luoghi, cultura, ricette, curiosità e tanto altro.


La guerra del faubourg Montmartre

Pubblicato da Fulvio Nolli su 31 Ottobre 2023, 16:28pm

Tags: #I fratelli Zemour, #Malavita Francese

Guerra di Malavita a Parigi.
La guerra del Faubourg Montmartre. Parigi 1965.

La guerra del Faubourg Montmartre. Parigi 1965.

La malavita in lotta nel Milieu parigino.

Parigi non è soltanto gioia di vivere, anche in quella meravigliosa città le forze oscure della malavita combattono da sempre una sordida lotta fra loro e contro la polizia. 

La gelida notte del 2 ottobre 1965.

Parigi può essere bellissima anche in ottobre. In particolare può esserlo nei primi giorni del mese quando il cielo è sereno; il sole è ancora tiepido, la luce dell’aria magnifica, i colori vividi e vivaci. L'estate non c'è più, ma è come avesse lasciato dietro di sé un qualcosa, un sentore o un profumo, qualcosa che fatica a svanire. 
Un periodo dell’anno ideale per godere la città, oggi come negli anni ‘60 del ‘900.
Il 2 ottobre del 1965, però, è una giornata molto diversa e non è rimasto più nulla a ricordare l'estate. Già a settembre il tempo ha iniziato a guastarsi: pioggia e ancora pioggia ed ora che il sole è tornato a splendere sulla città, l’aria è fredda e umida, e l’atmosfera che si respira decisamente autunnale.
È un sabato il 2 ottobre 1965. Nel quartiere del Faubourg Montmartre c'è l'animazione di sempre. Bottegai, commercianti, artigiani, gente del popolo.
I turisti, verranno verso sera a cercare emozioni forti nei tanti locali che animano le notti del quartiere.
 

Il Faubourg-Montmartre a Parigi.

Il quartiere Faubourg-Montmartre è delimitato a est da rue du Faubourg-Poissonnière, a nord da rue de Montholon e rue Lamartine, a ovest da rue Fléchier, rue de Chateaudun e rue Laffitte e a sud da boulevards des Italians, Montmartre e Poissonnière fino a rue du Faubourg-Poissonnière.
È il 35° distretto amministrativo di Parigi situato a sud-est del 9° arrondissement.
Questo distretto è stato creato nel 1790, durante la Rivoluzione francese.

Con decreto prefettizio del 1811, la sezione di Faubourg-Montmartre, che si trovava nell'ex 2° arrondissement di Parigi, prende il nome di Quartier du Faubourg-Montmartre.
Il distretto confina a sud con i Grands Boulevards. Questa vicinanza spiega sicuramente il fatto che comprende un gran numero di sale per spettacoli. Il più famoso è sicuramente il music hall delle Folies Bergère situato in rue Richer, il cui nome è preso dalla vicina rue Bergère.

C'è anche il théâtre Trévise, il théâtre des Nouveautés, e il Palace, che ha recentemente ritrovato la sua originaria vocazione, dopo essere stato negli anni '70 una mitica discoteca.

Il cinema Max Linder si trova al 24 di boulevard Poissonnière. Dispone di un'unica sala di proiezione, che ha comunque 560 posti a sedere e un grande schermo.

Il municipio del 9° arrondissement si trova in rue Drouot, in un antico palazzo del XVIII secolo, molto rimaneggiato nel secolo successivo. Questa strada è nota anche per ospitare la casa d'aste Drouot. L'edificio è utilizzato da vari uffici di banditori.

Sempre in rue Drouot si trovava il Golf-Drouot, una piccolissima sala da concerto situata al primo piano di un edificio confinante con Boulevard Montmartre, che conobbe il suo periodo di massimo splendore negli anni '60 prima di scomparire. L'edificio esiste ancora ma non c'è più una sala da concerto.

10, rue du Faubourg Montmartre, sede di La Justice, giornale fondato da Clemenceau negli anni ottanta dell'Ottocento.

Malavita al Fauburg Montmartre.

Un quartiere popolare dunque, il Faubourg-Montmartre, ma affatto periferico; confina a sud, come abbiamo visto, con i Grands Boulevards e, anche per questo, vi è sempre stata un’ampia scelta di locali notturni, caffè e teatri.
Il più noto di questi è certamente il music hall delle Folies Bergère, di cui tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta, situato in rue Richer, il cui nome è preso dalla vicina rue Bergère.
Il rimpatrio dei francesi dall'Algeria ha prodotto la dispersione in tutta la Francia di numerosi gruppi di pieds-noirs, tra essi molti ebrei che si stabiliranno a Parigi, principalmente nei quartieri di Belleville e del Faubourg Montmartre, dove la comunità ha radici da lungo tempo. Questi esuli ricostruiscono lì l'atmosfera calorosa e vivace della loro terra natale. Tra questi nostalgici irremovibili del Nord Africa, una parte ha scelto la criminalità come seconda patria, con settori di elezione come il contrabbando, e naturalmente la prostituzione.

Un microcosmo del quale ha lasciato una descrizione breve, ma esaustiva Joseph Kessel, giornalista per la rivista Détective: 

I caffè del Faubourg Montmartre pullulavano di malavita: levantini, pederasti, spacciatori. Schiere di piccole prostitute anemiche con le labbra insanguinate sembravano spinte dal marciapiede appiccicoso.

Sion Atlan: il Padrino del Faubourg Montmartre.

L'uomo che domina tutto questo piccolo mondo nel quartiere del Faubourg Montmartre, nel cuore del IX arrondissement, è Maurice Atlan detto Sion, classe 1929, un ebreo algerino originario di Batna.
Sion è a capo di un’organizzazione criminale, conosciuta come Les Frères Atlan, che domina il quartiere del Faubourg-Montmartre. 
Rispettato giudice di pace della comunità, risolve, grazie al proprio prestigio, i problemi privati internamente alle organizzazioni malavitose.
Da tutti temuto, da tutti rispettato.
Sion ha fatto della "protezione" dei commercianti del Sentier e del Faubourg la sua specialità, senza dimenticare il "pain de fesse"(il pane delle natiche: espressione poetica francese per indicare lo sfruttamento della prostituzione), la classica attività criminale dell'epoca.

Sion può contare ciecamente sul sostegno dei suoi cinque fratelli, tutti, chi più chi meno, implicati nei suoi traffici illeciti. Dispone di un piccolo esercito di malavitosi pronti a tutto e, da una decina d'anni, ha l'appoggio incondizionato di cinque giovani algerini, ebrei come lui, venuti da Setif e seriamente intenzionati a farsi largo sul parquet parigino: i fratelli Zemour. Su di loro abbiamo scritto e dovremo scrivere ancora.

Il grande affare della prostituzione a Parigi.

Al termine della Seconda Guerra Mondiale, Parigi, conta 177 bordelli. Aboliti con Legge del 6 novembre 1946, ricompaiono sotto forma di hôtels de passe clandestini, « clandés » in argot, sotto le mentite spoglie di case di ritrovo, centri massaggi, stabilimenti balneari o agenzie matrimoniali.
Nel 1953, la stima più bassa era di 40.000 prostitute a Parigi (la stima più alta era di 70.000), mentre erano in funzione quasi 500 bordelli clandestini.
Nella seconda metà del XX secolo apparvero nuove forme di prostituzione alle quali le autorità reagirono come meglio poterono, puntando qui sulla repressione dello sfruttamento, là sul disprezzo della morale o sul divieto di adescamento.

Un'ordinanza del 1958 faciliterà il lavoro della polizia e sposterà l'adescamento dallo status di reato, difficile da reprimere, a quello di contravvenzione.
Tutto questo, giusto per inquadrare il fenomeno ed aiutare a comprendere il valore economico che rappresenta per le gang criminali (a Parigi come altrove e ieri come oggi).
Un fenomeno, quello della prostituzione che rimane alla fine tollerato dalle Istituzioni ed utilizzato dalle forze dell’ordine con l'obiettivo di mantenere queste preziose fonti di informazione all'interno degli ambienti sociali e criminali della capitale.

La famiglia Perret, rivale degli Atlan.

Naturalmente, se la famiglia Atlan è quella più in vista nel Faubourg-Montmartre,  in quel periodo, non è certo l’unica ad imperversare nel quartiere.
Un'altra temibile famiglia è quella dei Perret, soprannominati i "mezzi giudei". Sono tre, Marius, Clément e Gilbert, con in più una formidabile quanto terribile donna che da dietro le quinte dirige ogni cosa: Léonie Benaïne, nota come "La Mère Léo", loro madre e vera matriarca del clan.
I Perret sono attivi nella protezione dei fornitori di vini e alcolici, frequentano la famosa banda dei Trois Canards, gestiscono, tra le tante attività, il Bar des Cornouailles in rue des Martyrs e quello de La Romance in rue Pigalle
Nel loro gruppo ci sono bei ragazzi come Ben Loulou, noto come La Volige, originario di Orano e proprietario di un bordello in rue Saint-Denis chiamato France-Italie, Lucien Sans, soprannominato Bouboule, un basco battagliero che frequenta l'élite pied-noir, ma anche quelle corsa e della Francia del sud; specializzato nel furto di auto e noto per diversi altri crimini fra i quali, ovviamente, il prossenetismo, e per aver lavorato con il SAC
Ci sono poi altri personaggi assai noti della malavita locale, come i fratelli Fouillat, Ninan Perrier, Michel Laurent, Roger Ferrand, Jean-Claude Flershinger e Séraphin Meacci. 

Una pace armata che si regge a stento nel Faugourg Montmartre.

Per ora, l'equilibrio di forze è in qualche modo mantenuto, con i fratelli Atlan e i fratelli Perret che evitano di pestarsi i piedi a vicenda e sono anche soci nella gestione di un commercio di alcolici nel quartiere della Madeleine.

Pochi lo sanno e quei pochi si guardano bene dal dirlo o anche solo lasciarlo intendere, ma il sottile equilibrio che governa la pace del Faubourg-Montmartre sta per essere infranto ed accadrà di lì a poco: nella notte sul 3 ottobre 1965.

Tutto precipita in una notte al "Pulcino Bleu".

C’è un bar al numero uno della rue Geoffroy Marie, proprio all'angolo con rue Faubourg-Montmartre. È un locale ampio, arredato con gusto ed è anche un ottimo ristorante. Ai piani superiori c’è un Hotel.
Il locale si chiama Poussin Bleu, pulcino blu, ma di pulcini, di qualsiasi colore, nemmeno l’ombra. 
Il gestore è un personaggio di comodo e la cosa ha poca importanza, il vero proprietario è proprio Sion Atlan
Sion ha deciso di passare quel sabato sera nel suo locale. Non è solo: con lui vi sono due amici e uomini di fiducia del suo clan.
I due uomini in questione sono: Albert Harroch, originario di Orano di 29 anni, rimpatriato dall'Algeria, che funge anche da guardaspalle a Sion, e Richard Bensadoun, ufficialmente un tassista, ma dalle pessime frequentazioni e che ha avuto contatti anche con l'OAS.
I tre amici bevono tutti champagne e giocano a carte nella sala del bar, mentre le ore passano ed i clienti via via diradano.
Il ristorante ha chiuso da un pezzo, il bar è ormai deserto; dietro il massiccio bancone di legno rivestito di zinco, il barista in maniche di camicia rimette in ordine tazze e bicchieri aspettando la chiusura per potersene andare.
Intorno alle due del mattino una ventata d’aria gelida irrompe nella sala insieme a due uomini dal volto mascherato.

Uno imbraccia un mitragliatore, l’altro un fucile a pompa.
Sparano entrambi contemporaneamente senza pronunciare una parola.
Una quindicina di proiettili raggiunge i giocatori di carte e li falcia sul posto. Poi un colpo alla nuca per Sion e via di corsa nella notte parigina.
Così ha inizio la guerra del Faubourg-Montmartre.
 

Si diffonde il panico nel Faubourg Montmartre.

Il sole non è ancora sorto e già, nel Faubourg Montmartre, si scatena il panico. Qualcuno ha osato uccidere Sion Atlan. Ma chi potrebbe essere stato? 
Mistero. Tutti hanno una loro idea su chi potrebbe aver compiuto il colpo, ma nessuno ne parla apertamente. troppo pericoloso!
Riconosciuto e rispettato giudice di pace, Sion, si è trovato coinvolto molte delle dispute che, ripetutamente si scatenano nel Faubourg e nei quartieri circostanti.
Forse le sue sentenze non sempre accontentavano tutti, ma, erano comunque rispettate.Potrebbe benissimo essere stato opera di persone vendicative insoddisfatte di una delle sue decisioni. 
Poi ci sono i Perret, che hanno sempre mal sopportato la supremazia degli Atlan.Certo, in quel momento, i tre fratelli e la loro terribile madre, si trovano in carcere dove scontano una breve pena per questioni di poco conto.
Forse hanno pensato che quello fosse il momento giusto perché i sospetti non cadessero su di loro.
La verità, quella che emerge lentamente nel tempo, è che, con la testa decapitata, la potenza del clan Atlan inizia a declinare e diventa sempre più difficile gestire gli affari, ora che le bande rivali alzano la testa.
Per fortuna si può sempre contare sui dei solidi alleati: i fratelli Zemour.
Ci pensano loro a far sì che la situazione non precipiti.
A poco a poco e quasi senza colpo ferire le zone "protette" da Sion sono nuovamente sotto controllo.
Ora il controllo, però, è tutto degli Zemour, non più degli Atlan.
Passa un anno e gli Z diventano i nuovi boss del Faubourg Montmartre, anche se i Perret li stanno aspettando dietro l'angolo.

Ti piace la foto in testa al post. magari non è un capolavoro, ma è stata realizzata con un programma di Intelligenza Artificiale.

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post

Archivi blog

Social networks

Post recenti